Nuova idea per il restauro dell’organo Bazzani

PIEVE DI CADORE

«Adottate una canna dell’organo»: questo è l’invito che l’arcidiacono del Cadore, don Diego Soravia, rivolge non solo ai parrocchiani ma a tutti i fedeli dell’arcidiaconato».

Ma non sarà impresa facile assegnarle tutte, perché le canne dell’organo da adottare sono ben 1.354, ovvero tutte quelle del vecchio organo fuori uso da decenni. Il motivo della iniziativa lo spiega lo stesso arcidiacono.

«La scorsa estate un ignoto donatore che nella sua fanciullezza ascoltava il vecchio organo della chiesa arcidiaconale suonare durante le funzioni ha inviato sul conto della parrocchia 100.000 euro finalizzati alla riparazione dello strumento. Stimolati dalla notizia della donazione, molti fedeli cadorini hanno dimostrato un vivo interesse per la riparazione dello storico organo Bazzani, pur consapevoli che la spesa necessaria per il restauro è molto alta e che in questo momento è impossibile da trovare nel bilancio della parrocchia di Pieve, tra l’altro impegnata in questo periodo anche nel restauro della canonica. La spesa per il completo recupero dello strumento», aggiunge don Soravia, «si aggira sui 250 mila euro e quindi il contributo del donatore quasi dimezza la spesa. Nella speranza e nell’attesa di qualche altro donatore, imprenditore o associazione attenti alla vitalità del nostro territorio, proviamo a lanciare la proposta “Adotta una canna dell’organo”. Restaurare l’antico organo sarebbe importante anche perché in questi ultimi anni nella chiesa arcidiaconale si conclude la rassegna annuale degli organi storici cadorini. La mia», conclude don Diego, «è una proposta aperta a tutti coloro che apprezzano ciò che è stato realizzato in passato per rendere splendente e accogliente la nostra chiesa. Le canne a disposizione erano 1354 ma già da questo mese di ottobre una decina sono state adottate e questa partenza fa ben sperare sul futuro di questa iniziativa». —



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