Non solo autotrasporti per la famiglia Doriguzzi

La ditta di S. Stefano si è buttata anche sul legname grazie al giovane Davide che sceglie i lotti e tratta coi clienti. «Le piante migliori? Sono in Val Visdende»

SANTI STEFANO. La “Doriguzzi Mario” di Santo Stefano, attiva nel commercio tronchi, cascami di segheria, legna da ardere e autotrasporti, ha preso di petto il ricambio generazionale diversificando l’attività. Partita come azienda di autotrasporti, sulla scorta dell’esperienza di Severino, classe 1916, ingrandita dal figlio Mario (1951), l’attuale titolare, oggi si è ulteriormente consolidata con la terza generazione, Davide (1994), sviluppando in particolare l’attività di taglio ed esbosco del legname. «Anch’io sono e faccio tuttora l’autotrasportatore come mio padre e come i miei altri due figli Severino e Michele», conferma Mario, «e ho al mio attivo ormai più di 4 milioni di chilometri. Ho iniziato trasportando latte dalla Germania in Italia, per la Ciga Trans di Udine, e oggi ho 15 camion con rimorchio, del valore medio di 250 mila euro ciascuno, e 15 autisti che trasportano il legname in tutta la provincia, nel nord Italia e anche in Austria. Siamo poi attivi anche nello sgombro neve e collaboriamo da anni con l’Anas».

A questa prima azienda, costituita nel 1976, si è affiancata da un anno anche la “Doriguzzi legnami” gestita dal figlio Davide. «Ognuno ha i suoi talenti», dice Mario, «e mio figlio ha una predisposizione naturale per il bosco, dove vivrebbe sempre. Lui sceglie i lotti da acquistare, organizza le squadre per il taglio e l’esbosco, tratta con i clienti».

«È una vera passione», conferma Davide, «che ci ha dato la possibilità di allargare di molto l’attività, anche perché i margini per il taglio sono superiori di 5/6 volte rispetto a quelli per il trasporto. Così fra il 2013 ed il 2015 abbiamo raddoppiato il fatturato da 4 a 8 milioni di euro, e abbiamo chiuso il 2016 con quasi 9 milioni. Attualmente abbiamo oltre 300 fornitori da cui compriamo legname. perché ho cercato di incentivare soprattutto i rapporti con i privati».

Insomma, Davide fa un vero e proprio scouting: va nei boschi, vede il legno che a suo avviso è il più adatto per i clienti che ha già individuato, si informa sulla proprietà, avanza una proposta e conclude l’affare. L’acquisto avviene per le piante “in piedi” alle aste delle Regole in Comelico, oppure dai privati o dalle cooperative anche in Friuli. «In Val Visdende», commentano Mario e Davide, «la qualità della fibra è ottima, sia perché sono boschi maturi, con decine e decine di anni di maturazione, sia perché il freddo pungente fa sì che la pianta abbia anelli più stretti. Inoltre sono meno presenti i cosiddetti “nodi neri”, ovvero quei nodi che in fase di taglio si staccano e lasciano un buco nella tavola, e che sono dovuti a rami incarniti, rientrati nella corteccia. I rami degli abeti di Visdende sono solitamente spioventi, e questo garantisce la tenuta della pianta anche in caso di forti nevicate, perché l’albero scarica la neve a terra e non ne sopporta tutto il peso».

Una volta acquistati i lotti, in un’area che spazia da Tarvisio a Longarone, in Comelico, Carnia, ma anche Cibiana e Val di Zoldo, si provvede al taglio dei rami e della corteccia, materiale poi usato per il cippato, ed alla selezione secondo la qualità. «Quando acquistiamo il legno sappiamo già a chi rivenderlo, quindi i tronchi transitano velocemente dal nostro magazzino di 12 mila metri quadri».

Le quotazioni? «Il legno acquistato dalle Regole, con piante che superano i 50 anni di età e possono essere alte da 30 fino a 55 metri, può andare da 50 a 150 euro al metro cubo, quello dei privati, solitamente di minore qualità e più recente come costituzione, può partire da 25/30 euro al metro cubo».

Una quindicina gli addetti che lavorano nel bosco, dotati di tutta l’attrezzatura necessaria per portare i legni in strada anche da posti scoscesi. «Abbiamo trattori e teleferiche che ci consentono di operare al meglio nel bosco, ed oltre ai nostri addetti abbiamo altre ditte boschive che lavorano per noi».(s.v.)

@vietinas

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