Nevegal, chiesto un altro contributo a tutti gli sci club

La società invia una lettera: servono altri 40 euro ad atleta. Solo chi pagherà potrà continuare a fare attività agonistica

Belluno

Gli skipass per sciare sul Nevegal sono stati venduti a prezzo promozionale fino a dicembre, ma adesso la società chiede un’integrazione di quaranta euro agli sci club. Con una lettera inviata lunedì Nevegal 2021 spiega ai presidenti degli sci club che è necessaria un’integrazione per poter garantire il prosieguo dell’attività, che almeno fino al 15 febbraio è riservata ai soli atleti iscritti agli sci club che usano gli impianti per i loro allenamenti agonistici.

La società definisce «minimo» il contributo e aggiunge che la cifra non basterà comunque per coprire i costi di gestione in un’annata molto difficile. Solo gli sci club che verseranno l’integrazione, entro e non oltre venerdì, potranno continuare a fare attività sul Nevegal. Chi non lo farà dovrà fermare gli atleti fino all’apertura al pubblico degli impianti.

Nevegal 2021 ha inviato agli sci club anche la somma totale da versare e conclude la lettera auspicando che continui il percorso di collaborazione che è stato avviato.

La comunicazione è firmata da Massimo Slaviero, che non si firma “presidente” perché non lo è più. Dopo la costituzione di Nevegal 2021, infatti, il consiglio ha deciso alcune modifiche interne nei ruoli per quelle che Roberto Pierobon definisce «questione tecniche». Ovvero avere sul posto in ruoli di vertice persone operative. Per questo presidente è diventato Alessandro Molin, mentre Pierobon è amministratore delegato con funzioni di direttore generale. Nel CdA ci sono anche Lionello Gorza e Massimo Slaviero, che sarà nominato presidente onorario.

La lettera ha colto di sorpresa gli sci club, che hanno informato le famiglie della necessità di versare l’integrazione per gli skipass. Gli abbonamenti per la stagione erano stati venduti a prezzo promozionale di 69 euro per i ragazzi e 99 euro per gli adulti. Un modo per lanciare e sostenere la nuova società, nata grazie al contributo economico di quasi tutti gli operatori del Colle e di alcuni sponsor. Ma ora quel prezzo promozionale evidentemente si è rivelato troppo basso. O si paga l’integrazione, o non si scia fino all’apertura degli impianti al pubblico. —



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