Nei musei si può anche giocare
Successo per i laboratori didattici dedicati ai ragazzi E per le scuole c'è la possibilità di replicare l'esperienza

Esercitazione di archeologia al Fondaco delle Biade per i ragazzi coinvolti nei laboratori
FELTRE.
Un'intera giornata dedicata ai musei, all'arte e all'archeologia. Ieri i ragazzi dai 6 ai 19 anni hanno potuto sperimentare con i laboratori didattici organizzati dai musei, grazie all'impegno delle operatrici che passo dopo passo li hanno accompagnati alla scoperta delle sorprese nascoste nelle sale delle gallerie. Già da una decina d'anni la Galleria Rizzarda e il museo civico organizzano per le scolaresche quindici laboratori artistici e archeologici, che fanno avvicinare alla storia con un metodo ludico, valorizzando la pratica e la creazione. Grazie al patrocinio di Provincia Spettacolo, che ha inserito i laboratori nella sua offerta formativa, e ai prezzi vantaggiosi, le scuole hanno tutto l'anno la possibilità di far scoprire agli alunni la storia e l'arte in modo innovativo. Tante le opportunità di sperimentare: chi si è messo "Nei panni dell'archeologo" ieri ha potuto toccare con mano uno scavo stratigrafico, ricostruito ad arte con veri manufatti antichi, e riportare alla luce le meraviglie del passato. Sotto la guida di due archeologhe i ragazzi hanno preso cazzuole, palette e scopini per recuperare cocci, ossa e anfore e riscoprire strade lastricate, interni di case, focolai e antichi muri. I ragazzi hanno scavato con curiosità e meraviglia, prestando attenzione a non rovinare i manufatti e facendo tantissime supposizioni sulla natura dei loro reperti, immaginando le bellezze del passato e lasciandosi trasportare dalla fantasia, sognando scheletri di dinosauri e case romane che poi hanno potuto vedere dal vivo grazie alla visita guidata agli scavi dell'area archeologica sottostante il duomo. L'arte l'ha fatta da padrona invece nel laboratorio "Quello che gli oggetti raccontano" al museo civico, un itinerario che ha permesso ai ragazzi di aguzzare l'occhio sui dettagli dei quadri più belli dell'esposizione, valorizzando la curiosità e insegnando a interpretare le storie raccontate nelle opere più famose. Come in una grande caccia al tesoro, armati di carta e matita i ragazzi sono stati per la prima volta liberi di girovagare per un museo alla ricerca di immagini e dettagli. Ancora fantasia, con un pizzico di manualità, per i più grandi che sono entrati nella "Bottega del fabbro", imparando l'arte del ferro battuto e plasmando con le loro mani animali e fiori partendo da un semplice filo di ferro, il tutto accompagnato dalla visita alla Galleria, esplorando gli unici ferri battuti dell'artista e le innumerevoli opere della sua collezione.
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