Negli ultimi sei anni 5 morti di overdose: Feltrino maglia nera

Il tasso di mortalità è doppio rispetto a quello regionale Il capitano Cavalera: «Colpa dei mix di sostanze pericolose»
Noale (Venezia):..sequestro di eroina a Maerne da parte dei Carabinieri..30/01/2004 © Light Image studio..Chiarin
Noale (Venezia):..sequestro di eroina a Maerne da parte dei Carabinieri..30/01/2004 © Light Image studio..Chiarin

FELTRE. Più che una dose tagliata male, li uccide la curiosità di provare qualcosa di nuovo, la tentazione di mischiare e di sperimentare intrugli pericolosi. Una “ricetta” che arriva con il passaparola o scoperta su internet, diventa così una frontiera da attraversare. Nel Feltrino ci hanno rimesso la vita in cinque negli ultimi sei anni. E con questi numeri il territorio dell’Usl 2 - comprensorio di Feltre più destra e sinistra Piave - ha un bilancio impressionante e una media di decessi due volte superiore a quella regionale.

Nel conto c’è anche la morte di G.C., il ventiquattrenne trovato senza vita giovedì sera nella sua casa di via Marescalchi, anche se il corpo del ragazzo deve essere ancora sottoposto ad esame autoptico e solo l’esito di questi accertamenti dirà se è stata un’overdose a ucciderlo. Ma ieri il capitano dei carabinieri di Feltre Antonio Cavalera rifletteva sui numeri impressionanti degli ultimi anni: un diciassettenne morto a Lentiai nel marzo del 2007, una donna di 45 anni stroncata dalla droga nel luglio del 2009 a Sedico, un operaio di 25 anni che ha fatto la stessa fine a marzo del 2011 a Santa Giustina e poi il trentaquattrenne trovato morto in casa a Sovramonte l’estate scorsa. Con l’episodio di tre giorni fa, si arriva a cinque casi in sei anni esatti, alla media di 0,8 ogni anno per un territorio che conta circa 70 mila abitanti. Basta confrontare queste cifre con quelle che emergono dalla relazione annuale 2012 del dipartimento politiche antidroga presentato in parlamento l’anno scorso (i dati sono relativi al 2011) per arrivare ad alcune conclusioni spaventose: se in Italia la media è di 0,9 decessi per intossicazione acuta da stupefacenti ogni 100 mila abitanti e nel Veneto è di 0,6, il Feltrino arriva ad un tasso di mortalità di 1,19 calcolato sempre su 100 mila abitanti.

«Aldilà delle iniziative di contrasto al consumo e allo spaccio degli stupefacenti con controlli mirati nei luoghi di aggregazione giovanile e delle indagini coordinate dalla Procura, c’è una valutazione che è sicuramente utile fare», dice il capitano Cavalera. «Dobbiamo registrare un’abitudine crescente verso i mix di sostanze. Questo porta all’assunzione di intrugli pericolosissimi. Verso questa tendenza il nostro Comando ha pianificato precise strategie investigative sviluppate insieme al Nucleo operativo e alle stazioni del comprensorio». A far paura, poi, è l’età delle vittime: tre su cinque sotto i 25 anni (o 25 appena compiuti). Tutti tossicodipendenti cronici, eppure giovani e ancora abbastanza forti e in salute. Il che rafforza la tesi del capitano Cavalera: a uccidere sono autentiche bombe di droga, che neppure un fisico forte è in grado di sopportare.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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