Nasce un progetto per mettere in rete nuclei forti e deboli

Come aiutare le famiglie che scoppiano? Visto che i servizi pubblici non hanno più soldi per incrementare i loro interventi, si è costretti a chiedere aiuto alle famiglie “in salute”. Si chiama...

Come aiutare le famiglie che scoppiano? Visto che i servizi pubblici non hanno più soldi per incrementare i loro interventi, si è costretti a chiedere aiuto alle famiglie “in salute”. Si chiama “Famiglie in rete”, il progetto a cui l’Usl 1 ha aderito e che sta per partire: un progetto che vede la messa in rete dei nuclei familiari in difficoltà e di quelli che stanno “bene”.

«Il progetto, promosso dall’Usl di Asolo e finanziato dalla Regione», precisa la responsabile dell’area Infanzia, adolescenza, famiglia e minori dell’Usl 1, Maria Arrigoni, «aiuta le famiglie a ritrovarsi e a diventare capaci di supportarsi a vicenda, creando una cultura di solidarietà. Perché secondo gli studi è fondamentale che ogni comunità possa superare alcune criticità». Per Arrigoni si tratta di un progetto strategico che ad oggi viene portato avanti da quattro Comuni del territorio: è Belluno, Limana , Ponte e Longarone.

«Da questo progetto speriamo escano delle accoglienze tra famiglie. Un esempio è presto fatto: se una famiglia non riesce a seguire il figlio nei compiti, se ne prende carico l’altra, in una rete, appunto di solidarietà e di sostegno». (p.d.a.)

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