Museo a cielo aperto con mega poster: così il Boscariz cambierà aspetto

Collaborano gli allievi del Liceo Dal Piaz che coinvolgeranno bambini, ragazzi e adulti che risiedono nel quartiere



. La scuola si apre alla città, anzi alla parte periferica del centro urbano, per unire, nel linguaggio universale dell’arte, cultura e integrazione. È il progetto Arte Invadente che propone di rivoluzionare, nel segno del colorismo sociale, il quartiere Boscariz. Un quartiere che entro maggio prenderà le sembianze di un museo a cielo aperto, con la riproduzione di opere d’arte scelte dagli abitanti, secondo gli stili della poster-art. Il progetto messo a punto da assessorato alle politiche sociali e azienda feltrina, ha due soggetti comprimari: il liceo Dal Piaz la cui nuova sede si affaccia sui complessi condominiali del Boscariz e la comunità di questo quartiere.

L’obiettivo è quello di formare una decina di studenti di liceo di terza e quarta, qualcuno anche in fase di alternanza scuola-lavoro, e di coinvolgere bambini e ragazzi in lezioni di pittura nel parco giochi rimesso a nuovo dall’amministrazione, per una grande installazione urbana costituita da mega-manifesti. Il dirigente scolastico Mario Baldasso si è dimostrato disponibile a questa e ad altre iniziative, come l’attivazione di un laboratorio del cinema, per connotare il liceo come “una scuola aperta che interagisce con il territorio”.

E ha lasciato pieni poteri alla creatività della frizzante docente di storia dell’arte, Sara Maccagnan. «Dopo una prima fase di formazione, i nostri allievi saranno protagonisti di alcuni laboratori direttamente nel quartiere, dove saranno coinvolti i bambini e i ragazzi che risiedono al Boscariz», sottolinea l’insegnante. In una seconda fase saranno chiamati a far parte del percorso anche gli adulti».

L’idea è di realizzare una sorta di grandi manifesti pubblicitari che replicheranno e reinterpreteranno alcune grandi opere d’arte scelte proprio dai partecipanti all’iniziativa. «Nel liceo “Dal Piaz”, nel suo dirigente, il professor Baldasso e nella professoressa Maccagnan abbiamo trovato i partner ideali per una sperimentazione di questo tipo che sono certa porterà i risultati attesi», commenta l’assessore alle politiche sociali del Comune di Feltre Debora Nicoletto. «L’arte invadente è una dimostrazione di come l’ibridazione delle politiche educative con quelle di cittadinanza e delle varie competenze presenti su un territorio possa generare risultati innovativi e rilevanti per tutte le fasce della popolazione che in quel territorio vivono».

Da qualche mese, martedì pomeriggio, c’è l’educatrice di comunità, Selena Del Venero che ha creato le premesse per un’aggregazione crescente. La presenza dell’educatrice si è resa possibile grazie all’Azienda feltrina servizi alla persona, ieri rappresentata dalla dirigente Ilaria De Paoli. —



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