Muore nella sua stanza alla comunità Fonte viva

BELLUNO. Elisa non ce l’ha fatta. L’hanno trovata morta, nella sua stanza, alla comunità terapeutica “Fonte viva” di Crede. Non aveva neanche trent’anni questa ragazza friulana ed era ospite della struttura del Ceis da più o meno sei mesi. I medici che l’hanno vista parlano di arresto cardio-circolatorio. Ma sarà l’autopsia fissata per oggi a chiarire le cause della morte di Elisa Pasqual. I Carabinieri della compagnia di Belluno rimangono molto prudenti, mentre proseguono le indagini, coordinate dal capitano Dario Di Iorio.
Una domenica mattina già livida è diventata drammatica per don Gigetto De Bortoli, gli operatori del Centro italiano di solidarietà e gli altri ragazzi, che stanno cercando di risolvere i loro problemi di dipendenza. La donna era arrivata da Udine e, a sentire De Bortoli, «soffriva di varie disfunzioni». Per questo, era seguita con particolare attenzione, stava seguendo un percorso personalizzato e il dottore l’aveva visitata anche nel corso della settimana. Sabato sera era andata a dormire, con il sogno di uscire dalla sua situazione e di trovarsi un lavoro e nessuno avrebbe mai immaginato che non si sarebbe alzata. Una volta passata la sveglia, la preoccupazione è nata, quando non l’hanno vista al suo solito posto per la colazione. Era capitato due o tre volte di doverla portare al pronto soccorso dell’ospedale San Martino, ma niente di troppo serio. La tremenda scoperta, quando gli infermieri sono andati a controllare cosa potesse essere successo, trovandola senza vita. La sua morte risalirebbe a poche ore prima, ma anche questo sarà stabilito con maggiore precisione, dopo tutti gli esami medici necessari.
Il giorno dopo, don Gigetto De Bortoli è ancora molto scosso. Nella struttura alla fine di quella stradina, che si arrampica da Cet, il fumo esce come sempre dal camino di quella casa colonica di via delle Valli, ma non si può nemmeno immaginare il dolore, che c’è dentro: «Siamo rimasti sconvolti per quello che è successo. Non potevamo davvero aspettarcelo, anche se Elisa era sofferente da tempo, ma aveva sempre reagito con grande coraggio e la sua improvvisa scomparsa ci lascia addirittura interdetti. Era da noi ormai da alcuni mesi e contava di tornare a casa sua, a Udine. Per il momento, non è possibile dire altro sulla sua scomparsa. Ci sono delle indagini in corso da parte dei militari dell’Arma e nelle prossime ore ci sarà anche l’autopsia. Credo che sarà questa a darci tutte le risposte, adesso come adesso c’è soltanto la tristezza nostra e della sua famiglia».
Elisa Pasqual era nata il 14 luglio 1983 e non aveva ancora trent’anni.
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