Movida senza limiti di alcol, quattordicenne rischia il coma etilico

Cencenighe Agordino. Mercoledì pomeriggio l'ambulanza ha soccorso un quattordicenne sulla soglia del coma etilico.Il ragazzo, ricoverato ospedale di Belluno, ora è fuori pericolo
BELLUNO
- Dal festino alcolico a un lettino del reparto di pediatria. È accaduto a Cencenighe Agordino, località di montagna in provincia di Belluno, dove la sirena dell´ambulanza ha attirato l´attenzione dei turisti mercoledì pomeriggio per soccorrere un ubriaco di 14 anni appena: nessun incidente stradale, nessun alpinista ferito, "solo" un giovanissimo, sulla soglia del coma etilico. Sono stati gli amici del ragazzino a chiamare aiuto con il telefonino spaventati perché il compagno respirava con difficoltà, a terra svenuto.


Li hanno trovati mentre cercavano di rianimarlo vicino al campo sportivo, dove si erano riuniti al termine di un tour alcolico. Sul prato bottiglie di vino e birra che i ragazzi si erano procurati chissà come, tanto che i carabinieri stanno verificando se ci sia anche la responsabilità di qualche esercente pubblico della zona, ricostruendo le tappe della compagnia in quel caldo pomeriggio estivo dalla pineta al campo di pallone.


All´ospedale di Agordo i medici hanno misurato 2,4 grammi di alcol per litro nel sangue del ragazzino, cinque volte oltre il limite imposto dal codice della strada, giusto per farsi un´idea di cos´era successo visto che il protagonista di questa vicenda, classe 1995, naturalmente non ha la patente. Al pronto soccorso gli hanno diagnosticato una grave intossicazione, l´hanno rimesso in sesto, hanno chiamato la madre e infine – visto che era molto debilitato – l´hanno trasferito all´ospedale di Belluno nel reparto di pediatria, cioè il posto giusto per i pazienti della sua età. Ieri pomeriggio era ancora in corsia: fuori pericolo, confermano i medici. Del gruppo di Cencenighe - una decina di giovanissimi – il quattordicenne è l´unico ricoverato, ma un altro ragazzino si era sentito male ed è stato portato a casa da un amico di famiglia prima che lo caricasse l´ambulanza.


Non è un caso isolato, visto che lunedì scorso una diciottenne veneta è stata ricoverata a Messina dopo una tremenda bevuta a Panarea, a bordo di una barca a vela affittata assieme agli amici: il viaggio alle isole Eolie doveva essere il premio per la maturità, invece si è ritrovata all´ospedale, trasportata d´urgenza in elicottero. Di quanto è successo non ricorda nulla ma promette: "Non lo farò mai più".
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