Motta editore, i bellunesi saranno risarciti
BELLUNO. Le vicende legate alla Federico Motta editore di Milano potrebbero essere ad una svolta, positiva per gli utenti che avevano avuto a che fare con la società editrice.
Il nome di Motta era assurto agli onori della cronaca, qualche anno fa, per la denuncia portata avanti dalle associazioni di consumatori per «le modalità di proposta contrattuale e successiva sottoscrizione di modulistica da parte di soggetti che si qualificavano come rappresentanti della casa editrice stando alle quali i termini contrattuali di vendita venivano ai clienti presentati in modo del tutto difforme dal reale contenuto della futura prestazione contrattuale. Si vendevano enciclopedie dicendo che si sarebbero aggiornate via web e si sarebbero rivalutate nel tempo», sottolinea Francesco Masini e Alfredo Cattaruzza dell’Adiconsum di Belluno.
Per acquistare i libri i clienti sborsavano migliaia di euro che se non avevano potevano ottenere tramite un prestito con una finanziaria credito. A questo punto le associazioni dei consumatori avevano chiesto il legittimo annullamento dei contratti.
La risposta di Motta editore arrivata qualche giorno fa all’Adiconsum, che gestiva oltre una ventina di clienti, è incoraggiante, anche se per l’associazione non è del tutto ancora convincente. «La società precisa che ha deciso di concedere la chiusura dei contratti, lasciando la merce di proprietà dei clienti e trattenendo quanto da loro pagato finora», sottolinea Masini che aggiunge: «Sulla vicenda era subentrato anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Ma alcuni dei nostri utenti si sono lamentati dell’insistenza con cui venivano contattati per il pagamento del credito chiesto da parte della finanziaria. Molti clienti, quindi, hanno preferito rinunciare al ristorno di quanto pagato a loro avviso ingiustamente. Come Adiconsum chiediamo che vengano completamente annullati i contratti denunciati con ristorno di quanto fino ad oggi pagato dai nostri associati per la merce non richiesta che sono disponibili alla restituire».
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