Mostra corpi umani a Jesolo: bellunese si sente male

ESOLO (VENEZIA). Sono oltre 3mila i visitatori nel terzo fine settimana di apertura per Bodies Revealed, la mostra di veri corpi umani a Jesolo. Sei visitatori hanno però subito dei mancamenti: due di Padova, due di Treviso, uno di Trieste e uno di Belluno, tutti ragazzi di sesso maschile tra i 25 e i 35 anni. «I mancamenti possono toccare di più i giovani perché più spesso degli anziani non hanno mai visto una persona morta - spiega Riccardo Bodoni, antropologo dell'Irfoss (Istituto di ricerca e formazione nelle scienze sociali) che da anni studia l'atteggiamento dei visitatori di mostre di questo genere - L'atteggiamento di fronte alla mostra, infatti, è duplice». Da una parte «l'interesse scientifico e didattico, che porta molte famiglie con bambini ma anche medici o personale sanitario e in genere laureati, che rappresentano quasi il 60 per cento del pubblico - aggiunge Bononi - dall'altro l'aspetto di familiarizzazione con qualcosa di estraneo quale è la morte, nella nostra società il grande tabù». Sarebbe infatti per molti «l'occasione di avvicinarsi a qualcosa di rimosso dalla società, senza morbosità o voyeurismi» conclude l'antropologo.
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