Morto l’imprenditore Renzo Buzzatti

Aveva 86 anni, fu a capo della omonima ditta di trasporto pubblico poi inglobata in Dolomitibus
Di Davide Piol

AGORDO. Grave lutto per Agordo, l’Agordino e il Bellunese. Nella tarda serata di sabato si è spento all’ospedale di Agordo, dove era ricoverato da qualche settimana, Renzo Buzzatti, 86 anni. Ammalato e praticamente infermo da un paio d’anni, è stato amorevolmente assistito fino al termine dai famigliari, prima in casa e ultimamente nelle corsie della lungodegenza del nosocomio.

Con la sua morte si può dire se ne va un pezzo significativo della storia imprenditoriale e sociale della vallata. Era nato ad Agordo il 26 agosto 1930, terzo figlio, dopo Olga e Sergio, di Attilio e Dorina Manfroi, una pia donna originaria di Cencenighe morta prematuramente nel 1940.

Renzo aveva presto affiancato il padre, subentrandogli poi alla sua morte (nel 1960), nella conduzione e direzione dell’omonima famosa ditta di trasporti, che operò in vari ambiti fin dagli inizi del ‘900 (trasporto di legname, postale e di persone con cavalli e poi con diligenze), e dal 1956 in particolare società addetta al trasporto pubblico, con linee di autobus provinciali e anche fuori, fino al 1982 quando venne inglobata da Dolomitibus, dove peraltro rimase in servizio fino al 1991. Ma l’impegno di lavoro non gli impedì di essere attivo in varie realtà della vita associativa e volontaristica della città. Appassionato del canto fece parte nei primi anni ’50 della Corale Agordina del maestro Nino Prosdocimi, ma soprattutto amante dello sport (sci, gare di auto-sciatoria sul Brói e di automobilismo) e della montagna: socio e anche consigliere della sezione Agordina del Cai (premiato nel 2015 per 70 anni di bollini), membro fin dal 1949 della locale squadra del Soccorso alpino. Fu pure nel Panathlon club Belluno Dolomiti e presidente del Rotary club Belluno.

Sposato con Marinella Carlin ha avuto tre figli: Elena, Attilio e Alessandra. Ma fra tante soddisfazioni la vita gli riservò pure momenti di dolore a cominciare dalla perdita della mamma quando aveva solo dieci anni, quindi da quella in circostanze tragiche del fratello monsignor Sergio, figura carismatica del clero diocesano, morto annegato il 12 luglio 2002 nel mare di Puglia in provincia di Lecce dove era in vacanza e il 29 dicembre dello stesso anno del figlio Attilio deceduto per improvviso malore sulle nevi del Passo san Pellegrino in una giornata di relax sportivo. In sua memoria la famiglia istituì una borsa di studio per gli studenti dell’Istituto Follador dove Attilio s’era diplomato perito minerario.

I funerali di Renzo saranno domani alle 14.30, nell’arcidiaconale di Agordo dove sarà recitato il Rosario in sua memoria questa sera alle 20.

(g.san.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi