Montagner e Rocchi nuovi Cavalieri

BELLUNO. Due nuovi Cavalieri “Al merito della Repubblica Italiana”; le onorificenze sono state consegnate ieri in prefettura a Paolo Montagner e Paolo Rocchi. Il primo ha ricevuto l’ambito riconoscimento, conferito direttamente dalla presidenza della Repubblica, per essersi distinto con la sua azienda specializzata in materiali abrasivi, fondata a Domegge ma ormai presente anche in campo internazionale. Inoltre, Montagner è stato anche componente di spicco del consiglio di amministrazione di “Piccola Industria”, oltre che di Longarone Fiere e della Banca Cooperativa di Cortina.
Rocchi è attualmente vicesindaco di Lorenzago, Comune dove ha ricoperto anche l’incarico di assessore al bilancio; nella vita, oltre che incarichi di tipo amministrativo, ha lungamente svolto mansioni di impiegato fino all’età del pensionamento.
La cerimonia, alla quale hanno partecipato le più alte cariche istituzionali a livello provinciale, è stata aperta dall’intervento del viceprefetto Carlo De Rogatis, che ha tracciato un bilancio dell’anno trascorso: «Il 2015 è stato un anno davvero pieno di eventi, sia locali che internazionali; spesso sono stati dei momenti difficili, se non tragici. Soprattutto ad agosto, quando abbiamo vissuto in prima persona l’esperienza di accoglienza dei migranti, l’impegno è stato ai massimi livelli». Il vicario ha poi rassicurato sul possibile taglio della prefettura, definendo la questione come “congelata”: «Ammetto, con orgoglio e soddisfazione, che abbiamo gestito le difficoltà in modo positivo, a differenza di altre realtà regionali. I tagli saranno fatti altrove. Cerchiamo di non caricare sulle spalle dei cittadini la cronica mancanza di risorse, collaborando con le realtà locali. Il contatto con il territorio - ha concluso De Rogatis - è essenziale: la specificità montana, data la sua fragilità, necessita di investimenti consistenti».
Dello stesso avviso è la presidente della Provincia Daniela Larese Filon che sottolinea le difficoltà che il bellunese ha vissuto in questi mesi: «L’anno che si sta per concludere è stato orribile, soprattutto per gli enti locali: ma noi non dobbiamo mollare. Il problema principale è che la nostra provincia si sta spopolando: i giovani, spesso formati e pieni di creatività, non trovano nel nostro territorio un futuro adatto alle loro aspettative e se ne vanno. Inoltre, quelli che rimangono, non fanno figli perché non dispongono di una sicurezza economica. Trovare le soluzioni è difficile, ma ci stiamo lavorando». La cerimonia è stata animata da due intermezzi musicali degli alunni della Scuola Comunale di Musica “Antonio Miari”.
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