Moneygram rivuole i soldi rubati

Mentre la polizia cerca la copia delle chiavi, il gestore è molto preoccupato: «Ho bisogno di aiuto»
Di Gigi Sosso

BELLUNO. La chiave per uscirne? Restituire alla Moneygram i 16 mila euro, che gli sono stati rubati, mentre era dal barbiere. Il furto senza scasso della vigilia di Natale, in via Cavour, con successivo malore e trasporto in ambulanza al pronto soccorso del San Martino sono un guaio serio per Moncef Ben Mansour Gharbi, l’uomo che lavora allo sportello dell’agenzia di trasferimento di denaro.

Mentre la polizia sta svolgendo le indagini, sulla base della denuncia e ha acquisito le chiavi della porta, per capire chi può averne fatto una copia per entrare indisturbato e svignarsela con il malloppo, il cittadino tunisino è molto preoccupato: «Non dovessero saltare fuori questi soldi, è chiaro che dovrei metterceli io e francamente non li ho», sospira, «vivo di questo lavoro e pago l’affitto sia dell’agenzia che della casa. Ho famiglia e non mi mancano le spese. Non so davvero come potrò fare».

Non ci sono sospetti su chi potrebbe essere stato. La Moneygram è molto frequentata da stranieri, che devono inviare soldi in giro per il mondo o riceverne, ma anche che hanno bisogno di una connessione internet o di un telefono, per comunicare con i parenti lontani: «Sotto le feste, lavoriamo parecchio e solo il giorno 24 ero arrivato ormai a una ventina di operazioni. Quando mi sono allontanato alcuni minuti per andare a tagliarmi i capelli, mai avrei immaginato di avere una sorpresa così brutta. Al mio ritorno, erano spariti 16 mila euro, ecco perché mi sono sentito male. Non so chi potrebbe essere stato, forse qualcuno che era stato qui nei giorni precedenti e ha fatto in tempo a copiarsi la chiave».

L’emergenza è il suo debito: «Le regole sono molto chiare e so che il massimo ottenibile potranno essere delle rate. Chiederò aiuto, magari anche al sindaco Massaro».

Argomenti:furti

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi