Mondiali 2021 a Cortina, solo due anni e mezzo per realizzare tutti i lavori

BELLUNO. Obiettivo 31 dicembre 2019. C’è una data per completare tutte le opere necessarie per i Mondiali di sci alpino di Cortina, che si svolgeranno nel 2021. Entro due anni e mezzo dovranno essere completati tutti gli interventi sulla viabilità, con le varianti di Tai, Castellavazzo, Valle, San Vito e Zuel, e le opere legate all’evento sportivo. Compresa l’elettrificazione della ferrovia nell’anello basso del Bellunese.
Il 31 dicembre 2019 è la data fissata dall’assessore regionale Elisa De Berti, presente ieri mattina all’incontro fra il Tavolo delle infrastrutture, che si è costituito per coordinare tutte le categorie economiche e i sindacati in vista dell’importante appuntamento sportivo, e i rappresentanti della Fondazione Cortina 2021. I mondiali devono infatti diventare un’occasione «per fare rete e per trasformare l’evento in un’opportunità per le imprese», ha detto in apertura di giornata Roberto Padrin, che nel Comitato Cortina 2021 rappresenta la Provincia di Belluno. «Questo deve essere un evento non di due settimane, ma con una prospettiva futura per il nostro territorio».
Visione condivisa da Paolo Nicoletti, ad della Fondazione: «Gli interventi sulle piste serviranno anche per tutte le gare successive. Gare internazionali, da organizzare subito dopo l’evento, per far diventare Cortina “una classica” delle gare di sci alpino». Ma i Mondiali sono anche un’opportunità per le imprese, perché di lavori da fare ce ne sono molti.
Lo ha detto bene Domenico Limana, presidente della sezione Edili di Confindustria: «I Mondiali di Cortina e gli eventi che si succederanno fino al 2021 devono rappresentare una svolta per tutta la provincia: non saranno solo i Mondiali di Cortina, devono essere i mondiali del Bellunese. Un’occasione di rilancio del territorio non solo per sistemare alcune strade, ma per affrontare nuovi temi sulla scia di industria 4.0, passando per le infrastrutture immateriali quale occasione per creare reti tecnologiche e organizzative nuove ed efficienti. Questa provincia ha un disperato bisogno di innovarsi. Servono idee, strade, serve la ferrovia e nuovi servizi. Dobbiamo fare squadra perché Belluno, Feltre, Agordo e in generale il Bellunese sono veramente a metà strada fra Venezia e Cortina».
Nelle opere da realizzare, la Fondazione intende dare priorità alle realtà del territorio: «Per organizzare al meglio un evento come questo servono tre cose», ha aggiunto Nicoletti. «Che il territorio vicino a Cortina venga a vivere le gare, che partecipi agli eventi di avvicinamento ai Mondiali. Ma servono anche fornitori di opere, servizi, e li cerchiamo vicino a noi. Il tavolo delle infrastrutture ci aiuti a individuare le migliori professionalità del territorio». Infine, Nicoletti auspica che le aziende e le associazioni del Bellunese «diventino un veicolo di promozione per l’evento, e ci diano suggerimenti per migliorare là dove servirà».
Possibilità e potenzialità dell’evento, oggi, si scontrano con un elemento che è tutt’altro che trascurabile: il tempo. Il 2021, in termini di opere pubbliche, è dopodomani. Ne sono consapevoli tutti, all’interno della Fondazione, che è necessario accelerare. «I soldi ci sono, 170 milioni per la viabilità e 40 milioni per le opere per Cortina. Nel decreto che andrà in approvazione i primi giorni di giugno ci sono anche le norme per la semplificazione che permetteranno di accelerare i tempi», ha assicurato Roger De Menech.
Convertito in legge il decreto, saranno nominati i due commissari, l’uno per la realizzazione del progetto sportivo e l’altro per le opere sulla viabilità. Avranno due mesi per presentare i piani operativi di lavoro, che dunque arriveranno all’inizio di agosto. Poi bisognerà correre. «I tempi possono essere sfruttati bene», ha concluso Nicoletti. «Abbiamo gli strumenti per semplificare le procedure, se non riusciremo a fare tutto vorrà dire che avremo lavorato male».
Un’eventualità da scongiurare. Anche perché i Mondiali permetteranno finalmente al Bellunese di risolvere alcuni nodi delicati della sua viabilità, specie lungo la statale di Alemagna: «I Mondiali sono l’occasione per fare sintesi delle necessità del territorio», ha chiuso l’assessore regionale Elisa De Berti, che ha chiesto ad Anas di fare un ulteriore approfondimento su Longarone per evitare si formi un imbuto micidiale per il traffico. «Facciamo fruttare al meglio le risorse a disposizione. Migliorando le strade ma anche la ferrovia. Il Treno delle Dolomiti non arriverà in tempo per il 2021, ma sull’elettrificazione dell’anello basso del Bellunese ci sono ottime possibilità di arrivarci entro il 2020. Ricordo che la Regione ha già ordinato gli elettrotreni per il Bellunese, quindi quello è il nostro obiettivo».
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