Molin Pradel: «Si può sognare»

VAL DI ZOLDO. «Non è un libro dei sogni, tutto si può fare». Parole di Roberto Molin Pradel, che alla ex elementare di Goima si è confrontato con i cittadini in vista delle amministrative del 5 giugno.
Prima di tutto ha presentato la squadra composta da Pierluigi Arnoldo, Gualtiero Bonera, Federica Ciprian, Max Enrico Cordella, Cristina Costa, Elia Costa, Francesco De Fanti, Florio Lazzaris e Alessandro Santin (mancavano per impegni di lavoro il gelatiere Maurizio De Pellegrin e Riccardo Mentasti).
Una sfida, quella di Molin Pradel lanciata alla gente per portare avanti questo progetto. «Dopo il 5 giugno», ha spiegato, «inizierà una nuova fase e noi, se ci votate, saremo pronti ad affrontare la sfida del futuro».
La squadra è giovane: «La media è di 40 anni, ben assortita, preparata e composta anche da cinque ex amministratori. Una squadra pronta a rappresentare il territorio e le sue anime».
È stato quindi proiettato il programma “Il Comune Val di Zoldo che vogliamo”, che presenta una amministrazione trasparente, «volta a scelte ragionate e sostenibili e che risponda alle richieste dei cittadini, con una loro partecipazione attiva, fatta di riunioni periodiche con le frazioni per definire gli interventi di cura. Il personale, poi, sarà valorizzato con criteri meritocratici».
Molin Pradel puntato anche su turismo, sport, scuola, volontariato, patrimonio boschivo, politica fiscale, contrasto al calo demografico, sociale, sanità e famiglia, mobilità, opere pubbliche, energia e ambiente, cultura, difesa e programmazione del territorio.
E, sul punto, l’ex sindaco si è voluto togliere un sassolino: «Voglio chiarire il problema delle due centraline (parte alta e parte bassa del torrente Moiazza) sulle quali più di una persona ha parlato con poca cognizione di causa, dandomi del delinquente e offendendo la mia onorabilità». E mostra le carte dalle quali risulta che nella parte alta c’è una centralina privata per la quale il Comune si era opposto: «Da notizie ufficiose c’è un parere della commissione regionale che dovrebbe bloccare l’iniziativa. Per il tratto basso, l’iniziativa è stata annullata per incompatibilità con opere di difesa a Molin».
Tante le domande, a partire dalla trasparenza degli atti: «È nostra intenzione», la risposta del candidato consigliere Alessandro Santi, «intensificarla, dando ad ogni cittadino la possibilità di interloquire con un dipendente comunale pronto a risposte e dialogo. Sarà anche preparata una pagina delle istituzioni aperta a tutti. Inoltre discuteremo con le associazioni sulle istanze da presentare. Ci sarà infine un sito istituzionale».
Daniele Soccol, rivolto al sindaco, ha chiesto del comune unico e della candidatura a sindaco, dal momento che in precedenza non era previsto. «Sul Comune unico mi ero fatto l’idea che si trattasse di una annessione ed ero contrario. Però constatando che il collega o De Pellegrin era convinto della bontà della fusione, ho deciso di intraprendere insieme l’iter. Per la candidatura a sindaco, invece, hanno inciso tre fattori: l’insistenza di alcune persone che mi hanno caricato; la spinta della mia compagna e l’esortazione dei componenti del mio consiglio».
Infine la fibra ottica: «È arrivata fino a Pianaz e per il resto della parte alta della valle sarà effettuata una ramificazione sulle antenne della Protezione civile».
«Siamo pronti», dice Molin Pradel, «a entrare in sinergia sia con le grosse aziende (Silcon Plastica, Impiantistica, casa di riposo) che con le piccole per dare loro una mano a incrementare le loro attività, con interventi mirati ad accelerare l’iter burocratico e, nel caso della Silcon Plastic, a trovare un terreno per la loro espansione. Tutto per aumentare l’occupazione».
Questa sera, tempo di faccia a faccia dei due candidati: al cinema Dont alle 20.
Mario Agostini
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