Minaccia di buttarsi interviene il negoziatore

Mattinata movimentata a Cavarzano, dove carabinieri e pompieri sono stati impegnati nel soccorso a una donna che minacciava di farla finita

BELLUNO. Quattro ore di negoziazione, poi l’irruzione nell’appartamento, mentre all’esterno i vigili del fuoco erano pronti con l’autoscala e un grosso materasso gonfiabile nel caso la persona che si era barricata nell’appartamento avesse tentato un gesto estremo.

Mattinata movimentata in via Giovanni Paolo I a Cavarzano, dove carabinieri e pompieri sono stati impegnati in un delicato intervento per soccorrere una donna che minacciava di farla finita.

La prima telefonata alle forze dell’ordine è partita verso le 6.30 di ieri, riferendo che la 70enne inquilina di un appartamento al terzo piano di un condominio, in evidente stato confusionale, poteva essere in pericolo di vita. Raggiunto l’edificio, i militari dell’Arma hanno provato a dialogare la signora attraverso la porta chiusa a doppia mandata dall’interno. Dialogo che non ha portato a nulla, convincendo i carabinieri a richiedere la presenza sul posto di un collega specializzato in negoziazioni. Poco prima delle 8 è cominciato quindi il lungo tentativo di tranquillizzare la donna e convincerla a desistere dai suoi intenti. Uno scambio di parole che con il passare delle ore si è tuttavia reso sempre più difficile, tanto da convincere le forze dell’ordine a richiedere l’utilizzo di un materasso “da salto”, trasportato sul posto dai vigili del fuoco di Treviso. Mentre l’autogru veniva posizionata a protezione di una finestra su un lato dell’appartamento, i pompieri hanno in pochi minuti sistemato e gonfiato il materasso (6 metri per 6 e alto un metro e mezzo) ai piedi delle altre due finestre dalle quali la donna avrebbe potuto gettarsi.

Solo a quel punto, dopo quasi quattro ore di mediazione e previo l’assenso del marito della donna, il negoziatore ha dato l’ordine di irrompere nell’abitazione: i pompieri hanno sfondato la porta e, con carabinieri e personale del 118 sono entrati nell’appartamento. Spaventata ma incolume, la donna si è limitata a scusarsi per l’accaduto, non opponendo alcuna resistenza. La 70enne (soggetto problematico già noto alle forze dell’ordine e alle strutture sanitarie) è stata quindi fatta salire sull’ambulanza e accompagnata all’ospedale di Belluno.

Quasi in contemporanea, verso le 9, un episodio analogo ha visto impegnata a Sedico la polizia. Anche in questo caso protagonista una donna, che in un gesto disperato aveva ingerito un consistente quantitativo di farmaci. Riusciti a entrare nell’abitazione, i sanitari del 118 hanno praticato le manovre rianimatorie sulla donna, che nel frattempo aveva già perso i sensi, prima di trasportarla in ospedale a Belluno. (ma.ce.)

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