Minacce con un martello, condannato a 95 anni

Val di Zoldo. L’uomo inseguì la confinante: voleva romperle la testa e il cellulare. Le parti stavano aspettando una sentenza del giudice su un terreno conteso

VAL DI ZOLDO. Novantacinque anni e un martello in mano. L’anziano imputato Antonio Toldo è stato condannato a due mesi di reclusione dal giudice Coniglio per minaccia aggravata alla confinante convertiti in 15 mila euro di multa, con la sospensione condizionale della pena. In più, mille euro di risarcimento danni alla parte offesa e le spese di costituzione di parte civile. Estinti di fronte al giudice di pace gli altri due reati contestati per il ritiro della querala: l’usurpazione di terreno e l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

All’epoca dei fatti, Toldo era di qualche anno più giovane, ma sempre abbastanza avanti con l’età. Di fronte alla confinante che stava facendo delle fotografie con il cellulare ai picchetti di confine rimossi, aveva impugnato una mazzuola e l’aveva minacciata di spaccarle la testa e il telefonino. Ma non solo. La donna era scappata spaventata, mentre la madre, che era in casa e stava cucinando, una volta sentite le urla era uscita all’aperto.

Le parti stavano aspettando una sentenza da parte del giudice civile su un terreno conteso in Val di Zoldo. Un pronunciamento che arriverà nel 2012. Senza aspettarlo, secondo l’accusa, Toldo si era fatto giustizia da solo, ma il suo gesto non era passato inosservato agli occhi della controparte e del suo telefono. Il pm Rossi aveva chiesto nove mesi e 100 euro; il legale di parte civile Cason 2 mila euro di risarcimento, sottolineando che l’imputato andava ancora a funghi, quindi non era strano che avesse inseguito la donna. Il difensore Soppelsa aveva chiesto l’assoluzione, ma il giudice ha condannato.

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