Metà posti persi, ma si va avanti «Alpina 1954, sicurezza garantita»

Gianluca Da Poian / pedavena
Avevano in programma una rivoluzione di spazi. Bisognerà rimandarla almeno di un anno. Però Steve Carner e la moglie Ingrid Bortoluz non si vogliono di certo abbattere. Anzi, appena è stato possibile, si sono dati un gran da fare per adeguare il locale alle nuove normative di sicurezza.
Siamo a Norcen di Pedavena, dove i due giovani gestiscono Alpina 1954 Ristorante Pizzeria. La vista da quassù è splendida, la terrazza consente di osservare un panorama mozzafiato, specie quando si cena in compagnia. E i clienti, appena ricevuto il via libera, si sono fiondati a gustare le prelibatezze della casa. Anche in risposta a questa dimostrazione di affetto, Steve ed Ingrid guardano con ottimismo al futuro.
«Non sta andando malissimo», raccontano, «però lo possiamo dire se evitiamo il confronto rispetto al giro di affari precedente alla pandemia. Mettiamola così: considerato quanto avvenuto negli ultimi mesi, le persone non hanno smarrito il desiderio di uscire e trascorrere dei bei momenti con amici e famigliari».
Vanno comunque fatti dei distinguo. In particolare, c’è una tipologia di clientela ancora diffidente nel recarsi fuori a mangiare. «In effetti, di persone anziane se ne vedono meno, rispetto all’afflusso precedente al Coronavirus. Probabilmente rappresentano anche la categoria di persone più a rischio e dunque meno tranquilla. Noi comunque garantiamo il massimo della sicurezza e non a caso, i clienti avuti dal 18 in poi, sottolineano di sentirsi sereni. Abbiamo agito al meglio delle nostre possibilità, distanziando i tavoli, installando un desk per il benvenuto, mettendo a disposizione il gel disinfettante e così via. I posti persi? Quasi la metà, specie all’interno. Fortuna vuole che possiamo contare sulla terrazza esterna».
Ciò influisce sul personale. «Siamo ventidue persone: noi e venti dipendenti. Alcuni di loro sono ancora in cassa integrazione ma contiamo di farli tornare. Lavorare con la mascherina però è pesantissimo, martedì a pranzo con il caldo davvero non ce la si faceva».
Principale novità per i clienti è invece la modalità di ordinazione. Il menù è consultabile infatti o tramite lettura del codice qr con lo smartphone oppure navigando nel sito internet del locale. Ma non tutti sono avvezzi alla tecnologia e qualcuno pur non ha con sé il telefono. “In quel caso forniamo il gel disinfettante e il menù cartaceo, il quale una volta utilizzato viene nuovamente disinfettato. «La maggioranza dei clienti comunque si trova a suo agio e stiamo seriamente valutando di mantenere questa possibilità, a fine emergenza. Anche se “toccare con mano”, vedere le foto e quant’altro aiuta il cliente nella scelta».
Il futuro? «Intendiamo modificare gli spazi, certo non sappiamo quando. Prevediamo una zona per gli aperitivi, una cantina dedicata ai vini, ed inoltre vorremmo allargare la pizzeria e creare una sala unica e spaziosa lì dove ora vi è la terrazza. Certo, la pandemia ha scombussolato i piani. Nel frattempo, speriamo a breve di poter far ripartire l'aperitivo del martedì e non solo». —
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