Menù degustazione al Dolada «C’è desiderio di convivialità»

Rossana Roma De Prà è felice: «C’è stato tanto lavoro e per rispettare i distanziamenti abbiamo detto di no a parecchie prenotazioni»

PLOIS D’ALPAGO

Lavorare in modo organizzato in sala e cucina, con qualche novità. Questo è quanto è stato fatto nella prima domenica a pranzo al Ristorante Dolada, uno dei ristoranti stellati della nostra provincia, punto di riferimento nell’ambito dell’alta cucina. Rossana Roma De Prà, che gestisce l’attività insieme ai figli Benedetta e Riccardo (quest’ultimo ha seguito le orme del padre, lo chef Enzo De Prà), sottolinea alcuni aspetti della giornata di ieri: «È andata bene. Le persone vogliono ritornare a vivere. Abbiamo avuto un gran bel lavoro. Abbiamo rispettato i distanziamenti e quanto prescritto, ma con l’entusiasmo e la gioia di vivere, questo va sottolineato. Poi, con una giornata così piovosa i clienti si sono attardati e sono rimasti a tavola abbastanza a lungo».

Quindi, dopo tanto tempo, anche il Dolada è tornato a lavorare a mezzogiorno e per l’occasione c’è stata una novità: «Per questa apertura abbiamo predisposto un menù degustazione nuovo. Simbolicamente abbiamo chiuso lo “pseudo lockdown” con delle variazioni sul tema».

Purtroppo, la riduzione dei coperti ha comportato qualche inghippo: «Abbiamo detto di no a parecchie prenotazioni», spiega Rossana Roma De Prà. «Noi lavoriamo sempre su prenotazione, in quanto questo modo ci consente di scaglionare gli arrivi e tutto il lavoro in modo ordinato. Le prenotazioni vengono calcolate e prese in base alla disponibilità. Poi con la pandemia siamo stati ancora più rigorosi nello scandire l’orario d’arrivo di tutti i clienti ed il numero. Insomma, è tutto calcolato per rispettare le regole». —



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