Medicina di gruppo S. Giustina la squadra è tornata a regime

SANTA GIUSTINA
Medici in “over time”, medici dimissionati e pediatri a scavalco. È la situazione che si verifica nell’ampia zona “Pedemontana”, quella che si estende da Cesiomaggiore a Sedico, dove nell’ultimo semestre non sono mancate le novità con la necessità di rimodulare e tamponare il servizio di assistenza primaria.
Dopo i pensionamenti di Cristina Bianchi e Renzo Pegoraro, i medici curanti storici che avevano manifestato forti preoccupazioni in vista della loro cessazione pensando al destino dei rispettivi 3 mila pazienti, la squadra è tornata a regime con l’assegnazione dell’incarico temporaneo a tre professionisti nuovi. Ma dalla medicina di gruppo “Santa Giustina” è uscita nel frattempo Roberta Banzi che mantiene solo l’ambulatorio per gli assistiti di San Gregorio nelle Alpi.
Alla medicina di gruppo “Santa Giustina”, coordinata da Evandro Bertelle, fanno capo ora – oltre allo stesso Bertelle – i medici Anna Caldart, Chiara Dal Pont, Michela Dal Pont, Leandra Serio e Antonio Trevissoi, gli ultimi due con ambulatorio a Cesiomaggiore, e Maria Cristina Pilotti.
Il nuovo assetto della medicina di gruppo “Santa Giustina” è stato ratificato in questi giorni dalla direzione generale dell’Ulss 1 Dolomiti, con una presa d’atto della dg Maria Grazia Carraro.
La Pilotti, nel frattempo, ha rinunciato all’incarico di medico curante alla casa di riposo di Meano. E da questa settimana è stata sostituita. Ha accettato incarico provvisorio Anna Maria Lamanna che affiancherà nella cura degli anziani ospiti Umberto Rossa, pensionato da più di un anno e sempre disponibile a dare manforte al’équipe di Meano, Evandro Bertelle e Leandra Serio. Alla dottoressa Lamanna sono assegnati nella fase iniziale 12 ospiti non autosufficienti.
Sul versante pediatrico, dalla fine di novembre Stefano Camurri ha rinunciato all’attività di pediatra di libera scelta nell’ambito territoriale dei comuni di Borgo Valbelluna, Cesiomaggiore, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina, Sedico e Sospirolo.
Per l’Ulss Dolomiti si è dunque posto il grosso problema di dare continuità medica alla popolazione pediatrica di questa area. E sono state avviate, finora senza esito, le procedure di copertura della zona carente. Come si evidenzia in una delibera dell’azienda sanitaria, il professionista Carlo De Pieri ha rinunciato all’assegnazione dell’incarico. E anche l’ultimo avviso di ottobre per incarichi provvisori di pediatra di libera scelta, si evidenzia nella stessa delibera, non ha prodotto alcunché.
Così, in assenza di alternative e concretamente percorribili, si sono assegnati in via temporanea al dottor Camurri gli assistiti di questo ambito, per la durata di 12 mesi, “fatta salva la cessazione anticipata in caso di inserimento del medico titolare a seguito delle procedure di copertura della zona carente”.
O più facilmente di incarico provvisorio. —
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