Maxi prelievi dal conto del fratello

VALLE. La truffa si sgonfia. C’è un bancomat utilizzato dal 67enne cadorino R.S. per conto del fratello malato terminale di cancro. Prelievi complessivi di 7.400 euro: secondo la procura sarebbero stati fatti in maniera illegittima e per la parte civile (l’ex compagna con l’avvocato Giovanna Olivier) avrebbero anche tolto dei soldi all’eredità del figlio minorenne.
Ieri mattina l’ex moglie ha dichiarato che quella carta magnetica era stata proposta anche a lei, ma l’aveva rifiutata. In seconda battuta, proprio al fratello, che invece si è occupato di saldare tutti i debiti, disponendo di un conto iniziale da 45 mila euro.
Tra i movimenti certificati, anche l’assegno di mantenimento di 200 euro per il minore, che l’ex consorte ha lamentato di non aver mai incassato. Nemmeno un euro. Nella vicenda sono entrate anche una macchina e una moto di fabbricazione italiana, che avrebbero cambiato proprietario, con un passaggio sottoscritto con delle firme false. L’operazione avrebbre creato disagio al figlio più piccolo.
Ma soprattutto c’è questo paziente, che entra nel reparto di Otorinolaringoiatria il 14 gennaio 2009 e muore a Casatua 2 il 29 marzo. E che negli ultimi giorni della propria vita riesce a comunicare solo con dei bigliettini, fino a quando non viene completamente sedato. Nell’udienza davanti al giudice Antonella Coniglio e al pubblico ministero Sandra Rossi sono state sentite le due donne, mentre il figlio maggiore dell’uomo ha deciso di non deporre, come è nel suo diritto, vista la parentela stretta. Intanto l’impiegato della banca non è che abbia chiarito granché. La prossima udienza è fissata per il 9 ottobre, alle 11.30, nella quale saranno ascoltati il primario e anche l’imputato (difeso dall’avvocato Giuseppe Triolo).
Gigi Sosso
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