Maratona di lettura targata Antonio Scurati per un viaggio critico nel ventennio fascista

LA RASSegna
Laura Milano
La Maratona con Antonio Scurati e con “M. Il figlio del secolo”, fresco di stampa e candidato al premio Strega, varca i confini della città di Feltre per approdare ai media nazionali e coinvolgere personaggi del calibro di Corrado Augias. Che dedica un video di tre minuti all’ultima fatica editoriale dello scrittore, a titolo gratuito, che sarà “messo in onda” per la manifestazione feltrina.
IL FESTIVAL
Comincia questa sera per concludersi sabato, quando Antonio Scurati incontrerà il pubblico alle 21 nell’auditorium delle Canossiane, la Maratona di Lettura che quest’anno assume la connotazione di un festival delle arti, da quella figurativa a quella teatrale. In campo ci saranno sette gruppi di lettori, ai quali è stato richiesto l’impegno aggiuntivo di sintetizzare il contenuto dei libri di Scurati per preparare il pubblico all’ascolto dei brani letti in diciassette postazioni della città. Grazie ai lettori madrelingua, ci saranno anche quelle in lingua araba, cinese e albanese. Sette saranno anche i gruppi musicali che affiancheranno i primi con intermezzi suggestivi: Feltre Dal Basso, Gruppo musici e sbandieratori quartiere Castello, Ensemble Unisono, Chiara Sandi, allievi della scuola di musica Sandi, Vece Voci e Arsax.
chi è SCURATI
È l’ospite d’onore della Maratona 2019, ha all’attivo una decina di romanzi ispirati a periodi che spaziano dal Rinascimento al Risorgimento. L’autore porta a Feltre il suo ultimo lavoro editoriale, “M, il figlio del secolo”, edito da Bompiani che si ispira alla vita e alla storia di Benito Mussolini, ai suoi rapporti con gli interni e con gli esteri, da Fiume alla marcia su Roma. E con i “ritratti” che caratterizzano le figure di Gabriele D’Annunzio, Italo Balbo e altri personaggi che hanno segnato la temperie culturale di una fase storica che si estende dal 1919 al 1924, anno che coincide con il delitto Matteotti. Si è aggiudicato il premio Campiello nel 2005 con “Il sopravvissuto”, trattando la complessa tematica del rapporto fra docenti e discenti, ed è fra i dodici finalisti per il premio Strega.
IL PROGRAMMA
La Maratona di quest’anno, ha detto ieri l’assessore Alessandro Del Bianco che ha presentato assieme a Anna Viviani, responsabile dell’ufficio cultura, e a Barbara Gallon “deus ex machina” della manifestazione dalle sue origini, porta il pubblico al teatro della Sena e all’inaugurazione della mostra Artisti nel Ventennio alla galleria Rizzarda. Si comincia questa sera alle 21, alla Sena con la conferenza del politologo Piero Ignazi su “il peso del passato, reminiscenze del fascismo nella storia politica italiana”. Altri nomi sono quelli di Maria Adriana Giusti che giovedì alle 17 al museo diocesano tratterà il tema di “Arte di regime”, mentre Adriano Zamperini, venerdì alle 21 in teatro parlerà di “Fascismo della mente”. L’incontro con Marco Biscione, direttore del nuovo museo storico multimediale, l’M9 di Mestre, coinvolgerà invece gli studenti della scuola media Rocca. La rappresentazioni teatrale, “Racconto in musica su Margherita Sarfatti” di Luca Scarlini (già ospite a Feltre in occasione dell’omaggio a Schiele) è prevista per domani alle 21 alla Sena.
POSTAZIONI E LETTORI
I gruppi di lettori sono Cilp di Bassano/Alto Vicentino, Libri Parlanti, Fuorilegge/Fuori di Quinta, Farine Fossili, Bizzarri lettori, Caratteri Atipici, Gruppo teatrale zumellese. Ogni rappresentante è stato chiamato ieri a sostenere l’impostazione nella scelta dei brani stralciati dai sette libri di Scurati. Si è curata anche la scelta delle location in relazione al contenuto dei libri.
Non si poteva non partire dal Colotti, esempio di architettura fascista, in cui l’incipit di “M. Il figlio del secolo” sarà preceduto da un brano letto in lingua cinese. Le postazioni restano le stesse della scorsa edizione, con l’apertura di palazzi privati come “casa Pezzani”, l’adesione di quattro locali pubblici (Hostaria El Filò, Banda Larga, Caffè Roma, Osteria Casot e La Taverna). E c’è la novità di un “appuntamento al buio” con la lettura del “Bambino che sognava la fine del mondo” in un locale anfrattato di palazzina Bonsembiante (attuale casa dei beni comuni e già sede centrale del vecchio manicomio). —
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