Maltrattamenti in famiglia: gli ex rinunciano a farsi guerra

 
AGORDO.
Si è conclusa a «tarallucci e vino» la vicenda che per anni ha contrapposto un agordino, G.S., classe 1956 (difeso dagli avvocati Sandro Moretti e Jacopo Stefani del foro di Treviso), gestore di un bar, alla consorte C.L.G. (difesa dall'avvocato Maurizio Paniz). L'uomo era stato accusato dalla moglie di essere responsabile di maltrattamenti, minacce e botte, perpetrati dagli anni Ottanta fino al 2007. Un rapporto non proprio tranquillo che infatti nel 2008 era sfociato in un atto di violenza, questa volte da parte della consorte. La donna infatti era stata sottoposta alla misura cautelare del divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dal marito, perchè lo aveva minacciato con un coltello. I difensori hanno raggiunto un accordo: il marito, oramai ex, ha rimesso la querela sporta nei confronti della consorte per essere stato minacciato e lei ha evitato di costituirsi parte civile nel processo contro il marito.  Secondo i difensori del barista, tra l'altro, l'ex moglie avrebbe reso all'udienza precedente, tenuta davanti al giudice Trentanovi, dichiarazioni «distoniche». (Sil.Sia.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi