Malore fatale per un turista vicino al rifugio Pian di Cengia

Inutile ogni tentativo di rianimazione per l’escursionista 54enne Gianluca Frazza. Ieri 213 le chiamate al 118

Malore fatale per un escursionista veronese. Si tratta di un 54enne di Pescantina in provincia di Verona, Gianluca Frazza che durante un’escursione lungo il sentiero numero 101 che sale dal Rifugio Comici, a dieci minuti dal Rifugio Pian di Cengia(a Sesto Pusteria) è stato colto da un malore che gli è stato fatale. Inutili tutte le manovre di rianimazione praticate sul posto da altri escursionisti presenti. Quando sul posto è arrivato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore col personale sanitario, quest’ultimo non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Ricomposta, la salma è stata recuperata e portata a Sesto.


Prima domenica da bollino nero ieri in montagna, dove fin dal primo mattino si sono registrate code all’uscita dall’autostrada in direzione Cadore. Si prefigura, infatti, la settimana di ferie ferragostane per la gran parte degli italiani e dei veneti che, complice anche il grande caldo di questi giorni, ha voluto cercare un po’ di refrigerio tra le Dolomiti patrimonio dell’umanità. E il caldo si è sentito anche tra i centralini del Suem dove il personale ha dovuto rispondere a ben 213 chiamate. Un numero, come fanno sapere dall’Usl 1, ben al di sopra della media stagionale.

La prima telefonata di richiesta di soccorso è arrivata al mattino, appena passate le 8 per un alpinista infortunatosi a una gamba, dopo essere caduto all’altezza del 7°-8° tiro dello Spigolo nord dell’Agner. Mentre una squadra del Soccorso alpino di Agordo si portava in Valle di San Lucano, visto che le nuvole basse sembravano non permetterne l’avvicinamento, l’elisoccorso cadorino è riuscito a raggiungere lo scalatore ferito, che si trovava a metà dello zoccolo, in cordata con altri tre rocciatori. Recuperato con un verricello di 40 metri, R.P., 40 anni, di Tolmezzo (Udine), è stato trasportato all’ospedale di Belluno dove è stato ricoverato per i vari traumi riportati, ma non è in pericolo di vita.

Mentre Falco era impegnato in un recupero, è arrivato l’ennesimo sos al Suem che ha inviato l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano sulla normale all’Antelao, per un escursionista con un probabile trauma alla caviglia. Una volta geolocalizzato a quota 3.050 metri, poco sotto il sito dell’ex Bivacco Cosi, A.S., 22 anni, di Vigo di Cadore è stato imbarcato e accompagnato all’ospedale di Cortina, mentre l’amico che si trovava con lui è rientrato autonomamente. Pronto a intervenire il Soccorso alpino di San Vito.

Lo spettacolare recupero di una turista in alta montagna con l'elicottero del Suem


L’elicottero cadorino ha infine recuperato una donna che si era sentita poco bene a 100 metri dal Rifugio Semenza, a Tambre. P.Z., 55 anni, di Camposanpiero (Padova) e l’ha trasportata per i controlli del caso a Belluno, dove dopo le prime cure è stata in serata dimessa. Preallertato, in caso di bisogno, il Soccorso alpino dell’Alpago. —


 

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