Malgonera, la foresta laboratorio a cielo aperto

TAIBON
Una triplice sperimentazione per capire gli effetti sull’ambiente del post-Vaia e uno studio per realizzare una strada che congiunga a Malgonera. È in sintesi il “Progetto Malgonera” che sarà presentato l’11 settembre alle 15. 30 a LongaroneFiere in occasione della 2ª edizione del “Festival delle foreste” che si svolgerà in contemporanea a Longarone e in Cansiglio l’11, 12 e 13 settembre. La foresta demaniale regionale di Malgonera, in comune di Taibon, gestita da Veneto Agricoltura, diventerà infatti un laboratorio a cielo aperto per lo studio delle dinamiche naturali che si instaurano sulle piante del bosco colpite da gravi eventi meteorologici come Vaia. A condurlo saranno Veneto Agricoltura e il dipartimento Territorio e sistemi agroforestali (TESAF) dell’Università di Padova con il coordinamento scientifico del professor Emanuele Lingua.
«Metteremo a dimora con diverse modalità d’impianto 500 piantine forestali provenienti dal nostro vivaio di Pian di Spini (Cansiglio, ndr) e successivamente rileveremo vari parametri ecologici», dice VenetoAgricoltura, «gli appezzamenti forestali oggetto di analisi, facenti parte di una rete di aree sperimentali per lo studio della ricolonizzazione post-Vaia di tutte le regioni del nord Italia interessate dagli schianti, negli anni futuri verranno monitorati per misurare annualmente i tassi di insediamento dovuti al rinnovamento naturale, di mortalità, la presenza di danni da ungulati, gli accrescimenti, la diversità specifica, la presenza di infestazioni parassitarie e altro».
L’amministrazione comunale di Taibon si dice soddisfatta dell’iniziativa.
«Malgonera», spiega l’assessore Franco Soccol, «diventerà un’area studio per i prossimi trent’anni. L’intenzione di Veneto Agricoltura è quella di dividere la zona dove ci sono 25 mila metri cubi di legname a terra (a cui si aggiungono i 7-8 mila nelle proprietà del Comune di Agordo, ndr) in tre parti: in una saranno rimossi gli schianti e saranno messe a dimora nuove piante; un’altra verrà lasciata com’è per capire cosa succede; la terza sarà ripulita, ma non sarà oggetto di nuove piantagioni in modo da osservare il comportamento della natura».
L’altro aspetto che è stato accolto con favore dall’Amministrazione è il progetto per una nuova strada che da Pont (a monte di Col di Prà, in fondo alla Valle di San Lucano) porta a Malgonera e che sarà redatto e concretizzato da Veneto Agricoltura.
«La strada partirà da Pont sulla sinistra rispetto al sentiero attuale che è stato aperto in questi anni grazie al volontariato locale», dice Soccol, «all’inizio volevano farne una anche per il transito con i camion, ma i costi sarebbero stati troppo alti e hanno così preferito sfruttare un tracciato in parte già esistente che potrà essere percorso con jeep e trattori. Sarà importante anche per consentire un accesso più agevole ai pastori tra Malgonera, I Doff e Campigat e che negli ultimi due anni hanno potuto portare un numero ridotto di capi al pascolo. Nella sua negatività alla fine Vaia porta anche qualcosa di positivo...». —
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