Madonna del Piave, la festa si fa La Pro loco Caorera è decisa

l’annuncio
La festa della Madonna del Piave si farà. La conferma arriva dagli organizzatori della Pro loco Caorera, i quali hanno deciso che quest’anno, come avveniva in passato, ci sarà anche la parte enogastronomica.
La recente conclusione della sagra degli s’cios di Quero ha dunque portato il buon esempio su tutto il territorio comunale: sebbene sia mancata la parte musicale per via delle norme legate al Covid, la gente ha dimostrato che la manifestazione si poteva fare lo stesso, mantenendo il distanziamento, indossando le mascherine ed igienizzando i tavoli, sia all’aperto che al chiuso.
«Abbiamo deciso di prendere in mano la situazione», spiega il presidente della Pro loco Caorera, Walter Zanella, «perché le linee guida per gli eventi come i nostri erano ancora un po’ fumose e non potevamo indugiare oltre. Siamo in luglio e la festa si svolge come sempre a Ferragosto, quindi tra meno di un mese. E così il direttivo si è riunito, effettuando una scelta che ci ha soddisfatti».
La festa della Madonna del Piave si svolgerà per due giorni, il 14 e 15 agosto, assieme alla tradizionale cerimonia religiosa, con il trasporto della statua della Vergine dalla chiesa di Caorera a quella di Marziai. Quest’anno la festa sarà dedicata al milite ignoto.
Per quanto riguarda la gastronomia, infine, nel tendone in riva al Piave ci saranno sia pranzi che cene.
Le sorprese però non finiscono qui. «Proporremo anche la sagra della zucca di ottobre», annuncia il presidente della Pro loco, «perché dopo anno di stop vogliamo ripartire. Le condizioni sono favorevoli, per cui faremo il mercatino con i prodotti tipici, seguito dalla parte culinaria sempre sotto il tendone, rigorosamente a base di zucca. I nostri visitatori, soprattutto quelli provenienti da fuori provincia, avranno così modo di degustare i prodotti tipici del territorio bellunese. Se la festa della Madonna del Piave e quella della zucca si faranno sarà merito di tutti i volontari, a cui va rivolto un grande ringraziamento». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi