Luisa: spero sempre di vedere mia madre entrare dalla porta
La ragazza di Falcade ha ricevuto una lettera anonima con una risposta raggelante: «Non cercarmi più»

FALCADE. «Il colpo è stato duro ma non mi arrendo nemmeno stavolta. Spero sempre che un giorno o l’altro entri dalla porta del salone e mi dica: “Ciao Luisa, eccomi qua. Sono io”».
La storia di Luisa Velluti, la ragazza di 29 anni che vive da piccolissima a Falcade e che da dieci cerca la madre che l’ha abbandonata quando aveva solo pochi giorni di vita, commuove l’Italia intera.
Qualche settimana fa di lei si è occupata la trasmissione “Chi l’ha visto?”. La giovane è nata a Montebelluna, ma la madre biologica non l’ha voluta tenere. Adottata da una famiglia di Falcade, con la quale ha uno splendido rapporto, da qualche anno ha avviato le pratiche per cercare di conoscere la madre naturale.
Falliti tutti i tentativi, si è rivolta a “Chi l’ha visto?”. E mercoledì la trasmissione si è occupata di nuovo di lei, perchè nel frattempo è arrivata la risposta. Purtroppo non è quella che la giovane pensava di ricevere.
«Luisa, per me sei solo la più dolorosa ferita che ho avuto a 18 anni. Tutto sognavo e tutto potevo sperare, ma non certo la violenza che ho subìto e di cui tu sei simbolo. Non ho scelto io di chiamarti così né di averti».
Nella lettera anonima la madre naturale spiega alla figlia la violenza sessuale di cui è stata vittima: “Ricordo i suoi maledetti occhi azzurri...”. La donna ha portato avanti la gravidanza ma non vuole rivangare il passato, tanto da aggiungere «Non sbandierare una storia che non c'è, abbi rispetto per il mio dolore e la mia solitudine».
Luisa abbozza, non si dà per vinta: «Che colpa ne ho io? Capisco che possa essere molto doloroso ma da quel rapporto è nato anche qualcosa di buono, che sono io».
A due mesi è entrata in fasce in una famiglia di Falcade che l’ha cresciuta, amata, istruita. Il richiamo della verità però è sempre stato forte dentro di lei e così negli anni dell’adolescenza ha maturato la decisione di voler provare a incontrare la vera madre.
«Ho dovuto attendere i 25 anni - racconta - per la richiesta formale. Dopo un paio d’anni mi è arrivata la risposta. Mia madre non si è presentata all’udienza, quindi non aveva alcuna intenzione di incontrarmi».
Quindi Luisa ha deciso di cambiare strategia, si è rivolta alla trasmissione della Sciarelli nella speranza di scaldare il cuore della donna che l’ha messa alla luce. Ora l’ennesima doccia gelata. «Ho letto e riletto quella lettera, mi chiedo come si possono dire parole così dure. Spero che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto, essendo una lettera anonima… anche se dentro di me so che non è così».
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