Longarone e Ponte piangono Elvi Viel, una vita di impegno spezzata a 44 anni dal Covid

LONGARONE. Comunità e mondo dell’associazionismo in lutto per una giovane vita spezzata all’improvviso. Il Longaronese e Ponte nelle Alpi piangono la scomparsa di Elvi Viel, 44 anni, che non è riuscito a vincere la sua battaglia contro il Covid: si è spento al San Martino, dove era ricoverato in Rianimazione.
Originario di Longarone dove ha vissuto molti anni, è conosciuto per il suo lungo impegno nel volontariato con gli scout Fse, gruppo dove ha servito molti anni a Longarone. Negli scout è stato un punto di riferimento per diverse generazioni di ragazzi come formatore e si ricorda anche la sua disponibilità nel volontariato parrocchiale, ma anche nella Pro loco di Longarone.
Con gli scout è stato chiamato nel gruppo di Follina, in provincia di Treviso, che fa parte dello stesso distretto dei gruppi bellunesi, per collaborare a far ripartire l’attività del posto.
Negli ultimi anni si è trasferito a vivere a Soverzene e ultimamente a Ponte nelle Alpi. Nel luglio 2017 ha sposato Lisa Scapol, medico di base di Ponte nelle Alpi: si erano conosciuti proprio a Follina, durante l’esperienza scout.
Elvi Viel da qualche settimana era ricoverato in ospedale per complicazioni dovute al Covid. Negli ultimi giorni le sue condizioni si sono aggravate. Fino alla tragica notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere tra i tanti amici che attendevano segnali di miglioramento.
Elvi Viel lavorava come impiegato tecnico nella società Sit di Belluno ed era apprezzato a Longarone anche per la sua disponibilità e per il carattere tranquillo. La sua morte improvvisa ha lasciato tutti spiazzati, come testimoniano i tanti messaggi di cordoglio sui social lasciati ieri dai suoi compagni di attività scout che ricordavano i campi fatti insieme ma non solo.
«È stato un pilastro dello scoutismo», ricorda Fausto Giacomazzi, suo compagno per tanti anni negli scout longaronesi, «negli anni ha saputo costituire un bel gruppo, prima a Longarone e poi a Follina dove era stato mandato come persona di esperienza per costruire una nuova sezione. Partiva tutti i sabati, quando era necessario, e si faceva il viaggio per andare sul posto. Pieno di iniziative, mai stanco, a volte era puntiglioso ma perché teneva molto a quello che faceva. Era un tipo pratico che non si metteva mai in mostra. Teneva molto ai suoi ragazzi, gli esploratori (gli scout della fascia di età delle scuole superiori, ndr). La sua disponibilità era nota, anche nella cooperativa scout che gestisce varie strutture e nella parrocchia di Longarone».
«Abbiamo iniziato a collaborare negli anni Novanta», racconta commosso il presidente della Pro loco Longarone, Roberto Sant, «inizialmente per dare una mano logistica. Poi era entrato nel direttivo dell’associazione dove ha ricoperto diversi mandati. Lo consideravo il mio braccio destro: un uomo che prima faceva e poi parlava. Tra noi c’era un legame profondo, bastava un cenno e lui subito arrivava a dare una mano».
«Ricordo un aneddoto», racconta Sant. «Avevamo saputo che la ditta che aveva costruito la diga del Vajont stava buttando via il modellino della diga e quindi di notte io e lui siamo partiti con i furgone per andare a recuperalo i fretta e furia per poi metterlo all’ingresso del nostro museo del Vajont. Era un grande esempio di volontariato silenzioso. Addirittura quando è stato male non voleva essere ricoverato in ospedale: gli sembrava quasi una cosa eccessiva perché, secondo lui, toglieva posto a chi aveva più bisogno».
«Questa è una giornata triste per la perdita di Elvi», commenta il sindaco di Longarone, Roberto Padrin, «un altro lutto nella nostra comunità che purtroppo in questo 2020, che speriamo passi in fretta, ha subito tanti lutti, anche con la tragica scomparsa di diversi giovani. Elvi era un ragazzo in gamba, ho sempre sentito parlare bene di lui dal punto di vista professionale ma soprattutto per il suo impegno sociale. Era un grande lavoratore ed è stato punto di riferimento per tante realtà di volontariato longaronesi, scout e Pro loco in primis. La sua era una presenza discreta da gran lavoratore dietro le quinte».
Cordoglio e vicinanza alla famiglia arrivano anche da parte del sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini.
I funerali si svolgeranno giovedì alle 14.30 nella chiesa di Longarone mentre mercoledì alle 20 ci sarà una veglia di preghiera, sempre a Longarone. —
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