Lite al bar, padre e figlio nei guai
BELLUNO. È stato rinviato al 13 dicembre il processo a carico di padre e figlio bosniaci, Mico e Teodor Sredic, rispettivamente di 55 e 31 anni, ex baristi di un locale di via Feltre, accusati di aver brutalmentepicchiato Gian Ernesto D.P. (parte civile con l'avvocato Alberto Fascina), all'interno del bar Panoramica di Belluno.
Il fatto risale al 18 gennaio del 2007. Stando al capo d'accusa, i due bosniaci, che all'epoca gestivano un locale in via Feltre, picchiarono con calci e pugni e con uno sgabello Gian Ernesto D.P., provocandogli lesioni guaribili in 30 giorni. Ieri mattina è stato sentito proprio lo sfortunato protagonista che ha sostenuto di essere stato segnato da quella vicenda. «Non so perché mi abbiano aggredito, so solo che mi pestarono brutalmente. Ho anche pensato che mi avessero scambiato per mio fratello gemello». Pare che un paio di mesi prima del fatto, Gian Ernesto D.P. avesse avuto uno screzio, con tanto di pugni e biciclette danneggiate, per una mancata precedenza ad un incrocio semaforico proprio davanti al tribunale.
Tra i testi è stato sentito anche il gestore del Panoramica dell’epoca, Nicola Bianchi, che ha raccontato nel dettaglio il brutale pestaggio: «Ad un certo punto - ha spiegato - nel mio locale entrarono i due imputati, che avevano il bar vicino al mio e nell’occasione lo chiusero. Dissero a Gian Ernesto di uscire perché volevano parlargli ma quando furono vicino alla porta il più anziano gli diede un pugno in faccia e poi lo presero a calci, pugni e sgabellate. I clienti, per la paura, si rifugiarono nel bagno».
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