L’incrocio del Pasquer non sarà più pericoloso

L’idea è quella di una corsia di canalizzazione per chi esce dallo stop L’assessore Zatta: «La giusta soluzione a uno dei punti neri della viabilità»

FELTRE. Con un flusso di veicoli che è il doppio rispetto al traffico della superstrada o della Culiada, risolvere lo storico problema dell'incrocio del Pasquer per l'immissione sulla strada Statale 50 da Zermen è una priorità. Attraversare sarà meno pericoloso utilizzando una corsia di canalizzazione, ne è convinta l'amministrazione che ha individuato questa soluzione come la più indicata per la riqualificazione dello snodo e l'ha proposta giovedì sera ai cittadini di Zermen in occasione della riunione frazionale. L'idea piace ai residenti, che l'hanno promossa. Ma la questione riguarda da vicino anche gli abitanti del quartiere del Pasquer e la giunta Perenzin ne parlerà anche con loro prima di partire con la progettazione vera e propria.

«Siamo arrivati a Zermen con la proposta per il miglioramento dell'accesso, o meglio dell'uscita in discesa dalla frazione», spiega l'assessore ai lavori pubblici Adis Zatta. «Il problema è immettersi sulla Statale 50 per andare verso Feltre soprattutto nelle ore di punta», spiega. «Siamo andati all'incontro non con il progetto in mano, ma con quella che secondo noi è l'ipotesi più percorribile.

Poi la illustreremo anche ai cittadini del Pasquer e se avremo il benestare che a Zermen abbiamo già avuto, porteremo avanti l'iter progettuale», dice. «è uno snodo che rientra nel censimento dei punti neri fatto a suo tempo insieme alla Panoramica, a via Nuova ad Anzù, alla rettifica delle curve di via Cincina per migliorare l'ingresso e l'uscita alla zona industriale di Villapaiera». Scartata l'ipotesi di costruire una rotatoria, che non ci sta, l'intenzione è quella di realizzare una corsia di canalizzazione in modo tale da permettere agli automobilisti che arrivano allo stop di guardare chi sta arrivando da Feltre per poi entrare in una corsia protetta al centro e da lì svoltare a sinistra. «Per chi gira a destra verso Belluno nessun problema, che c'è invece per chi deve andare verso Feltre e non vede chi arriva dal Casonetto, perché nonostante la presenza dello specchio c'è l'angolo cieco», spiega l'assessore, mettendo l'accento sul traffico in entrambe le direzioni di marcia che complica ulteriormente le cose. I numeri dei flussi giornalieri parlano infatti di 7.700 mezzi in entrata da Belluno e 8.300 in uscita. Per fare un paragone, lungo via Culiada sono 4.000 e 4.500 i veicoli nelle due direzioni.(sco)

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