«L’hanno bocciato? Vuol dire che è valido»
Ghezze ironizza sullo “stop” del Comune al suo progetto

Enrico Ghezze (al centro) alla presentazione del progetto
CORTINA.
Sorride, Enrico Ghezze, quando gli si chiede cosa pensa della bocciatura che l'amministrazione ha decretato per il progetto di mobilità presentato da "Cortina Sim" (di cui è uno degli esponenti). Non è arrabbiato, anzi; è tranquillo, così come i suoi collaboratori. «Abbiamo protocollato in Comune», dice Ghezze, «un piano di sviluppo per Cortina che ha lo scopo di togliere il traffico dal centro e di creare i collegamenti tra gli impianti di risalita sia all'interno della Conca e sia tra Cortina e il comprensorio di Arabba».
«Per mettere a punto tale progetto abbiamo impiegato dei mesi. Mesi di lavoro, di progettazione, di analisi. Abbiamo interpellato per aiutarci due dei massimi ingegneri esperti in strade: Gianmaria De Stavola e Sandro Camillo. Poi abbiamo dato tutto al Comune che, devo dire, ha un pregio eccezionale: la velocità. In 24 ore i nostri amministratori avevano già esaminato il progetto ed emesso un comunicato stampa nel quale lamentavano la loro perplessità. Sinceramente non capisco la fretta. Anzi, credo di poter dire che, se questo progetto ha provocato una reazione immediata, è perché è valido. Se non fosse stato così non avrebbero reagito in questa maniera e non avrebbero detto niente. Mi stupisco che non abbiano consultato dei tecnici, chiesto dei pareri a esperti; anche perché non mi risulta che del gruppo di maggioranza facciano parte tanti ingegneri o architetti. La reazione che mi aspettavo era sicuramente diversa, non lo nego. Intanto», sottolinea Ghezze, «pensavo che ci avrebbero per lo meno ringraziati. Noi abbiamo fatto un progetto per il bene del paese e per il suo sviluppo futuro, in quanto siamo cittadini di Cortina e abbiamo a cuore che il nostro paese non soffra problemi di traffico, di smog e di isolamento, come invece sta avvenendo adesso. Questo potrà anche non essere un progetto perfetto, ma ha sicuramente delle caratteristiche valide e quindi gli amministratori avrebbero potuto prendere ciò che gli sembrava buono e scartare il resto. Per quanto riguarda il comunicato che la stampa locale ha riportato», conclude Ghezze, «non è che dica un granché; dire che l'amministrazione è favorevole ad un progetto non invasivo, che rispetti la volontà della gente, sostenibile economicamente e ambientalmente, fattibile in tempi relativamente brevi e che disegni un paese di qualità per un turismo di qualità, se non si entra nello specifico è un'affermazione che lascia il tempo che trova. Dice tutto, ma allo stesso tempo non dice nulla. Se desiderano avere la paternità di un progetto per una Cortina più vivibile noi gliela lasciamo con piacere; a noi interessa il risultato, ossia che a Cortina si possa respirare aria sana, che non si debba stare le ore incolonnati e che con le macchine non si vada ad intasare il centro. Il nostro progetto per noi resta valido, non sono quattro righe su una cartina, come le hanno definite. In parte, era anche stato discusso col sindaco durante degli incontri in municipio».
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