L’ex cementificio di Belluno sarà trasformato in casa funeraria

BELLUNO. Il vecchio silo dove veniva stoccato il calcestruzzo è già un lontano ricordo. I cumuli di macerie a Punta Anta, vicino al ponte Dolomiti, testimoniano il fermento che c’è nel cantiere per la riqualificazione dell’ex Ardo Beton, l’impianto per l’estrazione della ghiaia e la lavorazione del cemento chiuso da trent’anni ma pronto ad iniziare la sua seconda vita. Completamente diversa dalla precedente.
Nel vecchio capannone, del quale restano in piedi solo le pareti portanti, sarà realizzata una casa funeraria, con una sala del commiato, cinque sale di veglia e altrettante per le salme. Ma non solo: sarà riqualificata tutta l’area da 25 mila metri quadrati, dalla strada fino alle rive del Piave che scorre proprio dietro l’edificio.
Da almeno tre anni De Dea Gelisio, l’impresa di pompe funebri con sedi a Belluno, Longarone, Mel e Ponte nelle Alpi, aveva messo gli occhi su quel complesso abbandonato alle porte della città. Nel capannone logorato dal tempo Fabrizio Gelisio e i suoi collaboratori hanno iniziato ad immaginare degli spazi in cui le famiglie potessero onorare e ricordare i propri cari defunti con serenità. Con le Dolomiti a fare da quinta e il Piave a mormorare accanto, il contesto ambientale era l’ideale.
C’è voluto tempo per chiudere la convenzione con il Comune, necessaria perché il Piano regolatore prevedeva in quell’area attività residenziali o turistiche; a settembre dell’anno scorso è stato rilasciato il permesso a costruire e sono iniziati i primi lavori. Ora la demolizione è finita, ed è iniziata la ricostruzione.
«Entro fine anno contiamo di inaugurare la Funeral Home», racconta Fabrizio Gelisio, che incontriamo nel cantiere. «Questa location è perfetta: è un’oasi di serenità e pace, lontana dal traffico ma accessibile». Basta far correre lo sguardo per rendersi conto della posizione strategica del complesso. Sbirciando attraverso lo scheletro dell’edificio si intravedono le montagne che abbracciano la città, il campanile del Duomo. Una volta sistemata anche tutta l’area esterna, ci sarà un bel giardino affacciato sul Piave, dove si potranno celebrare le esequie.
Dare l’addio ai propri cari è sempre un momento doloroso. La casa funeraria di De Dea Gelisio aiuterà a vivere il momento del distacco nella maniera più serena possibile. «Vogliamo offrire un servizio raffinato ed elegante, far respirare pace e tranquillità a chi si appresta a salutare i propri cari», continua il titolare dell’agenzia di pompe funebri.
Il tutto nel rispetto assoluto del contesto ambientale in cui la casa funeraria va ad inserirsi: l’immobile avrà un rivestimento eco sostenibile in zinco-titanio, 100% riciclabile, che si mimetizzerà con il paesaggio. La riqualificazione prevede anche la bonifica dell’intera copertura dall’amianto. Sarà quindi risolto anche un problema di natura ambientale. Punta Anta diventerà insomma quella porta di ingresso alla città, per chi arriva dalla sinistra Piave, che Belluno merita.
Con la convenzione siglata con il Comune, l’agenzia De Dea Gelisio si è impegnata a realizzare alcuni parcheggi pubblici e a sistemare la pista ciclopedonale che scende fino al Piave, e che arriva fino a Ponte nelle Alpi. «La trattativa è stata lunga, ma siamo soddisfatti di aver iniziato quest’intervento», conclude Fabrizio Gelisio. «Riqualificheremo un’area in degrado, che non era un bel biglietto da visita per chi arriva in città». —
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