Lettera del Sap al ministro per il contratto non rinnovato
BELLUNO. Il sindacato autonomo di Polizia, Sap, ha consegnato al prefetto di Belluno Francesco Esposito, un documento da inviare al ministro Madia, «ad un anno esatto dalla sentenza della Corte Costituzionale circa l’illegittimità del blocco dei contratti». «Festeggiamo il non compleanno del rinnovo dei contratti», così inizia la lettera che Gianni Tonelli, segretario generale del Sap, ha inviato al ministro.
«Il contratto nazionale è un elemento centrale di equità sociale redistribuita alla base dell’intero sistema. Ogni lavoratore ha il diritto a una retribuzione sufficiente e proporzionata per quantità e qualità del lavoro svolto, nonchè alla dignità professionale» spiega il Sap. Il governo non ha messo in moto la macchina burocratica nè sembra intenzionato a farlo, almeno per il momento, critica il sindacato. «Anzi il ministro Madia in un recente incontro con alcuni sindacati, ha sostenuto che il rinnovo dei contratti pubblici si terrà se ci sarà più sviluppo e maggiore crescita economica. Questo, oltre a sconfessare la sentenza della Corte costituzionale, è un modo per continuare a fare melina, prendendo in giro i dipendenti pubblici, primi tra tutti quelli del comparto sicurezza (oltre 300mila), i cui sindacati di riferimento non sono stati neppure invitati a sedere al tavolo delle trattative. Il pilastro di ogni ordinamento democratico deve essere la sicurezza, vista anche la minaccia incombente del terrorismo islamico. Non si può dunque lesinare sulla sicurezza interna perchè rappresenta il presupposto per lo sviluppo e la crescita di ogni nazione».
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