L’esondazione del Viera lascia danni e polemiche

CESIOMAGGIORE. Hanno visto l’acqua invadere il piazzale dell’azienda Ascon, il terreno circostante il depuratore e pure la proprietà adiacente l’abitazione a monte di Busche. Per i residenti di Riva San Gabriele, l’alluvione che ha colpito tutto il Feltrino il 10 e 11 novembre scorsi ha lasciato il segno sia visivamente per i danni arrecati, sia per la paura provata dagli abitanti nel vedere il livello dell’acqua «alzarsi paurosamente». Così scrivono i firmatari di una lettera affidata al referente Gianni Raveane che l’ha indirizzata a tutte le istituzioni direttamente o indirettamente interessate dalla vicenda. Ancora una volta il torrente Viera, messo sotto pressione da una pioggia eccezionale non ha retto, esondando e riproponendo il problema di un’insufficiente valvola di sfogo per le acque del torrente nel vicino fiume Piave.
«Attualmente», scrivono i residenti nella lettera che ha come primo destinatario il sindaco di Cesiomaggiore, Michele Balen, « l’alveo del torrente sia a nord che a sud del ponte è pieno di materiale; La zona del depuratore e del relativo scarico sul torrente presenta segni di abbandono e di degrado; l’attraversamento fognario comunale sul torrente Viera non risulta più visibile in quanto coperto da materiale; il tombotto che incanala il torrente Viera nella produttiva è carico di materiale; la scogliera sul Piave a protezione dell’area produttiva è mantenuta male ed è in cattivo stato. Cinque punti critici che secondo i residenti di Riva San Gabriele vanno risolti rapidamente. Per questo tra i destinatari ci sono il Genio civile, la Provincia, l’Arpav, l’Anas, Bim Gsp, e l’ufficio di tutela della biodiversità di Venezia.
«I sottoscritti firmatari hanno già vissuto eventi alluvionali e sono consci della pericolosità che hanno sia il fiume Piave che il torrente Viera nel momento di piena. Sono consci, tra l’altro, della pericolosità dell’ubicazione del sito produttivo in zona golenale. Chiediamo con forza e auspichiamo un interessamento per la verifica e l’esecuzione della necessaria costante pulizia e manutenzione del torrente Viera e del controllo degli argini del Piave».
Il combattivo gruppo di residenti, già impegnato nel recente passato nel tentativo di bloccare la costruzione della torre nuova Ascon, torna in pista per manifestare la preoccupazione legata alla fragilità di un’area che senza adeguata cura potrebbe tornare a dare problemi alla prossima pioggia abbondante. La lettera è stata spedita martedì 20, corredata dalle firme dei residenti. Alle istituzioni ora il compito di verificare.
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