L’emergenza Covid costa 250 mila euro ma Sportivamente guarda avanti fiduciosa

Belluno
Il lockdown per la pandemia Coronavirus ha svuotato le vasche di Lambioi e prosciugato i conti di Sportivamente Belluno. Se il 2019 si è chiuso con un utile, come accade da quando la società è stata ricapitalizzata e rilanciata dal Comune, è il 2020 a preoccupare l’amministratore unico Fabio Gasperin, riconfermato alla guida della società fino al 2022.
La perdita accertata per la chiusura degli impianti (in particolare della piscina) nella fase più delicata vissuta dal Paese è di circa 250 mila euro. Soldi che Palazzo Rosso dovrebbe trasferire alla società, ma si è in attesa di capire se l’operazione sarà possibile. Tecnicamente, infatti, le società non possono essere ripianate. Ma in questo caso Sportivamente è andata in difficoltà per ragioni che prescindono dalla gestione. Palazzo Rosso attende dal governo certezze sull’operazione che dovrà fare.
Anche della situazione attuale si è parlato venerdì scorso, nell’assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio 2019 di Sportivamente. «Il 2019 si è chiuso con un utile positivo, detratte le imposte, di 5.612 euro», spiega Fabio Gasperin, presente all’assemblea con l’assessore allo sport Marco Bogo. «Il minimo indispensabile, perché la nostra filosofia è quella di reinvestire gli utili per dare servizi agli utenti».
Gli impianti sportivi sono di proprietà del Comune, cui spettano le manutenzioni straordinarie, ma anche Sportivamente ogni anno investe in interventi che migliorano la qualità dei servizi per gli utenti.
L’anno scorso in piscina è stato cambiato l’impianto di ricircolo dell’acqua delle vasche, operazione che ha efficientato l’impianto sotto il profilo energetico e del rumore. È anche entrata in funzione la nuova centrale termica: le sette caldaie a condensazione permettono di risparmiare sulla bolletta del metano e di emettere minori emissioni in atmosfera.
Sono state poi rinforzate le travi della vasca baby ed è stata realizzata una palestrina al primo piano per sviluppare nuove attività per il pubblico. Quest’anno è in programma la sistemazione del castello tuffi e entro agosto entrerà in funzione l’impianto di cogenerazione, che garantirà risparmi sulla bolletta del metano e su quella elettrica. I risparmi permetteranno di liberare risorse per effettuare altri interventi sulle strutture sportive della città.
Sul tetto della Spes arena è stato costruito un impianto solare termico, che ha reso la struttura autosufficiente dal punto di vista energetico per sei mesi all’anno e Sportivamente ha migliorato l’accesso all’impianto realizzando una bussola che blocca l’aria fredda che arrivava nei campi da gioco. Inoltre è stata installata una rete di contenimento dei palloni e sono state cambiate le finestre nella zona dei magazzini. Quest’anno è in programma il completamento dell’anello antincendio.
Al Polisportivo è stato migliorato l’impianto elettrico, mettendo luci a led a illuminare la pista e il campo principale. In collaborazione con il Belluno calcio è stato riqualificato il campo ex beach volley, dove a breve sarà sistemata l’erba sintetica.
Il prossimo intervento potrebbe riguardare l’installazione di telecamere e tornelli, mentre per la pista di atletica bisogna attendere l’arrivo di un finanziamento, perché servono 500 mila euro.
Al De Mas è stata rifatta la centrale termica. Quest’anno inizieranno i lavori da un milione di euro (finanziati da un bando regionale su progetto presentato dal Comune) per la coibentazione dell’edificio, l’impianto fotovoltaico e termico, la sostituzione degli infissi e il completamento dell’impianto termico interno. «Un progetto molto importante, che migliorerà l’efficienza della struttura», spiega Gasperin. I lavori dovrebbero iniziare in autunno e concludersi nel giro di un anno.
La piscina ha riaperto a luglio «e abbiamo un buon ritorno in vasca», conclude Gasperin. «Abbiamo una clientela affezionata e fidelizzata che è tornata a nuotare e stanno andando bene anche i corsi. Lavoriamo in sicurezza, seguendo un rigido protocollo, e stiamo avendo buoni risultati».
Il futuro però è un’incognita, in particolare per quanto riguarda l’uso degli impianti da parte delle società. Non è ancora chiaro chi dovrà occuparsi dell’igienizzazione, per esempio, e sul tema si aprirà a breve un confronto fra il Comune, Sportivamente e le società sportive della città. —
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