Le Tre Cime? Da oggi si vedono in 3D
Sofisticato programma sviluppato da Fbk; ma sono serviti anche i muli

Per portare in quota i pesanti strumenti laser è stato necessario ricorrere ai muli Sopra i rilievi aerei
AURONZO.
Un modello digitale 3D ad altissima definizione per riprodurre la complessa geometria delle Tre Cime di Lavaredo. La sfida tecnologica, in grado di far scrivere una pagina nuova nel mondo delle rappresentazioni geografiche, è stata intrapresa dai ricercatori della Fondazione Bruno Kessler che per il progetto hanno lavorato in collaborazione con il Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Pavia e con le aziende tecnologiche Helica, Gexcel e Codevintec. Il programma scientifico è stato svolto nell'ambito del progetto "Peaks-3D" che terminerà nel 2012, ma la parte relativa al primo caso studio è stata completata e ora è già a disposizione il modello 3D foto-realistico delle Tre Cime. Per raggiungere l'obiettivo i ricercatori si sono serviti di fotocamere digitali e di laser scanner 3D, effettuando riprese e rilievi da terra, ma anche da un elicottero. Infine, hanno integrato l'immensa mole di dati 3D acquisita con un potente software che ha permesso di generare il modello tridimensionale finale. «Grazie al modello 3D», spiega Fabio Remondino, responsabile dell'Unità di ricerca 3Dom (3D Optical metrology) della Fbk, «sarà possibile effettuare dettagliate analisi geologiche e geomorfologiche, anche per definire opportune misure di protezione ambientale delle Dolomiti. Ulteriori applicazioni possono inoltre spaziare nei settori della didattica, della realtà virtuale e del turismo. Si pensi, solo per fare un esempio, alla possibilità di visualizzare tridimensionalmente le vie d'arrampicata». Il rilievo 3D delle Tre Cime di Lavaredo è stato realizzato in un primo momento usando immagini aeree acquisite in modo tradizionale. Purtroppo le immagini a disposizione (anno 2004, scala 1:20000) non hanno consentito di ricostruire correttamente in 3D le pareti verticali. Pertanto è stato realizzato, grazie all'azienda Helica, un rilievo da elicottero con laser scanner obliquo, al fine di rilevare anche le pareti verticali, facendo una sorta di gigantesca scansione laser delle rocce. Infine, per ricostruire le zone occluse alla vista aerea, e per documentare con maggior dettaglio (5 cm) alcune aree di particolare interesse geologico, sono stati effettuati rilievi terrestri tramite un laser scanner. Le campagne di rilievo terrestre hanno richiesto l'impiego di muli per il trasporto in alta quota. Informazioni ulteriori su http://3dom.fbk.eu.
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