Le poesie al Cadore Arts

L'omaggio del festival a Zandegiacomo
 
AURONZO.
Due eventi dedicati alla letteratura e alla musica nel secondo fine settimana del Cadore Arts Festival. La terza edizione della manifestazione, scattata sabato scorso con il concerto rock dei Planet Brain e dei Raindrops e il saggio del gruppo Danza Auronzo, continua oggi con la poesia.  Alle 21, nella sala consiliare, verrà presentata la nuova raccolta del poeta auronzano Mario Zandegiacomo, per ricordarlo a un anno dalla sua scomparsa. "Indugi", questo il titolo, verrà illustrato dalla poetessa bellunese Serena Dal Borgo, con intermezzi musicali della cantautrice Erica Boschiero e l'intervento di Damiano Tormen, autore della prefazione. L'entrata è libera.  Domani si torna alla musica: alle 17 nella piazzetta di via Ospitale è in programma un "pomeriggio in rosa" con le cantautrici Erica Boschiero e Neve. La Boschiero, nata e cresciuta ad Auronzo, vive a Casale sul Sile, e nella sua carriera ha vinto numerosi premi nazionali, approdando al festival Musicultura (ex festival Recanati) tra i 16 finalisti con la canzone "La Girandola". Ha vinto il premio Bianca D'Aponte di Aversa e il premio Siae per il miglior testo con la canzone "Anita". Elena De Michiel, in arte Neve, abita a Lorenzago, e si esibirà per la prima volta in pubblico con la sua band composta da Silvio Zangrando, Enry e Giulio Fabbro. Lunedì aprirà i battenti anche la mostra di pittura e scultura organizzata dall'associazione Paspartu Cadorini, che all'interno della sala esposizioni del municipio di Auronzo ospiterà più di 30 artisti locali. La mostra sarà visitabile fino al 22 giugno, tutti i giorni dalle 16 alle 19, e verrà inaugurata ufficialmente sabato 11 alle 18.  «Questo festival, reso possibile grazie alla disponibilità di un centinaio di artisti, vuole essere un'iniezione di colori e di speranza in un momento caratterizzato dalla crisi economica», spiega l'assessore alla cultura del Comune di Auronzo Tatiana Pais Becher, «un modo di far conoscere artisti e opere d'arte che altrimenti rimarrebbero rinchiusi nelle loro abitazioni, con giovani costretti a provare e suonare nelle cantine e nei garage, a causa della mancanza di spazi adeguati per la musica». (a.f.)

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