Le mitiche serate al Dodo’s e le “vasche” sul liston rivivono grazie a Facebook

Il gruppo “Belluno di notte 1990” racconta la città degli anni ’80 e ’90 Già 4.200 gli iscritti, che hanno aperto il cassetto dei loro ricordi 

l’iniziativa

Apri la scatola dei ricordi e ritrovi la Belluno dei rampanti anni Ottanta. Quelli delle “vasche” sul liston il sabato pomeriggio, delle serate al Dodo’s a Salce, delle colazioni alle 5 del mattino al bar della stazione dal mitico Sandro. Poi vennero gli anni Novanta, il Concorde divenne Sibilla, ma i giovani bellunesi di allora continuavano a ballare e a divertirsi. Senza cellulari, ci si dava appuntamento al bar.

Il gruppo facebook “Belluno di notte 1990” sta facendo rivivere a chi ha più di quarant’anni gli anni ruggenti di una città che oggi non esiste più. Ma che è stampata nella memoria di tutti. Nato da un’idea di Marco Farinella, ex art director della discoteca Paradiso negli anni ’80/’90, il gruppo in una settimana ha già raggiunto i 4200 iscritti. Uomini e donne da ogni angolo della provincia hanno scavato nel cassetto dei ricordi e ritrovato le fotografie dell’epoca, riportando alla memoria locali che oggi non ci sono più, ma che hanno fatto la storia delle serate in provincia.

Tutto è cominciato pubblicando foto d’annata dei pomeriggi passati al Paradiso, delle serate al Dodo’s e al Sibilla. Poi è stato un fiume in piena. Immagini e testimonianze del tempo trascorso al Paco pub di Polpet o al bar alla stazione di Belluno gestito dal mitico Sandro, il pub Carrera, il Tam Tam in via Caffi, le giostre a Lambioi quando non esistevano né il parcheggio né le gallerie o il ponte bailey. E ancora i negozi storici del centro, come West House e il Millepiedi, i grandi concerti di Jovanotti, Gianna Nannini a Mel, Vasco a Longarone, i Litfiba a Mel. E chi non ricorda il bagno nella fontana dei giardini pubblici l’ultimo giorno di scuola? Tutto questo, e molto altro, è raccontato fra i post pubblicati.

Il gruppo, amministrato da Marco Farinella, Mauro Rampado (ex proprietario del Concorde, divenuto poi Sibilla), Maurizio Roman, Marco Mad e Marzio Casagrande, è nato un po’ per gioco e un po’ per spezzare la monotonia del periodo, fra Dpcm e lockdown, e si è trasformato in un successo. Decine i post che vengono pubblicati ogni giorno. Si ritrovano le vecchie compagnie, si ricordano gli anni che furono, con quel pizzico di nostalgia che le fotografie (fatte rigorosamente con la macchina fotografica, e come venivano potevi saperlo solo una volta pubblicate) sanno regalare.

Per i più giovani, il gruppo è un modo per conoscere una città che non hanno vissuto. Per tutti gli altri... un bel tuffo nel passato. —

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