Lavoro e una casa in affitto contro lo spopolamento: la coop di Zoppè ci prova

Gianluca De Rosa

vita in montagna

Personale cercasi per la cooperativa di Zoppé. Un’offerta di lavoro dietro la quale si cela un progetto di integrazione anti spopolamento. Almeno così la vede il vulcanico presidente Zeno Sagui che ha deciso di garantire continuità ad un servizio prioritario per la comunità avanzando una proposta di lavoro alternativa. «Daremo precedenza ad una giovane coppia che, rispondendo alla nostra proposta di lavoro, vorrà trasferirsi a vivere a Zoppè in pianta stabile. Assumeremo entrambi, garantendo loro anche una casa in affitto».

La cooperativa di Zoppè offre un servizio fondamentale al paese che vanta poco meno di 200 anime: è proprietaria dell’unico bar e dell’unico negozio di generi alimentari, situati all’interno dello stesso stabile. L’alternativa? Scendere in val di Zoldo per comprare almeno pane e latte.

«Abbiamo due dipendenti assunti a tempo indeterminato», ha aggiunto Zeno Sagui, presidente della cooperativa, «Silvia Sagui vive in val di Zoldo, ogni giorno fa su e giù e visto che viene dalla valle si preoccupa di portare a Zoppé ogni mattina il pane fresco. Di fatto è la nostra galoppina. Insieme a lei, l’altro dipendente regolarmente assunto è Danilo Simonetti, poi durante l’estate ci avvantaggiamo della collaborazione offerta a rotazione da alcuni giovani, tutti studenti, che tornano in paese per trascorrere le vacanze. Sono universitari che tra qualche settimana torneranno nelle rispettive sedi ponendo fine alla nostra collaborazione».

Parte da qui l’annuncio di lavoro della cooperativa di Zoppè che con due nuove figure garantirebbe ai già assunti di poter andare in ferie o, più semplicemente, godersi un meritato giorno di riposo.

«Con l’arrivederci degli studenti torneremo al punto di partenza», aggiunge Sagui. «Il bar potremmo anche pensare di chiuderlo qualche settimana, ma come facciamo col negozio di generi alimentari? Il paese ha bisogno di servizi, è fondamentale per riuscire a garantire ai nostri pochi residenti almeno quei prodotti come pane, pasta e latte».

Da qui la proposta quantomeno curiosa. «Siamo disposti ad assumere due figure, dando la precedenza ad una giovane coppia desiderosa di trasferirsi a vivere a Zoppé per un periodo medio lungo, almeno un anno. Assumeremo entrambi con regolare contratto di lavoro. Lo stipendio? Siamo in linea con quelle che sono le tariffe nazionali. Dipenderà dalle ore di lavoro ma la base di partenza oscilla tra 1.200 e 1.300 euro mensili per ognuno. Ci preoccuperemo di trovare loro una casa, poi sulla base dello stipendio valuteremo insieme se garantire loro anche l’affitto oppure se quest’ultimo dovrà essere corrisposto. In entrambi i casi saranno affitti a misura d’uomo, niente a che vedere con le richieste del mercato turistico».

Dietro le nuove assunzioni si cela un progetto votato a garantire integrazione sociale anti spopolamento. «Stiamo predisponendo un piano di ospitalità diffusa per il quale assumeremo altre figure», ha concluso Zeno Sagui, «proporremo le stesse modalità avanzate in questo caso per la cooperativa. Solo così Zoppè potrà resistere all’inesorabile processo di spopolamento che interessa tutti i paesi di montagna».Gianluca De Rosa

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