Lavori all’ex casa di cura Bellati per accogliere la sede del Serd

Troppo costoso pensare di ristrutturare la sede di Borgo Ruga in cattivo stato La Regione ha autorizzato l’investimento di 229 mila euro per sistemare i locali 

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Cantieri pronti a partire per il trasferimento del Serd (Servizio per le dipendenze) collocato in via Turro di Borgo Ruga da venticinque anni, all’ex casa di cura Villabruna Bellati di via Marconi. La Regione ha accordato all’Usl Dolomiti il finanziamento per la ristrutturazione del piano terra di quella parte dell’edificio a sud, che si affaccia sulla strada comunale. Un intervento per il quale si investono quasi 229 mila euro e che ha richiesto un incarico professionale esterno per la riqualificazione funzionale degli spazi da riconvertire. Di questo si occuperà lo Studio Striolo Fochesato & Partners di Padova, società che possiede i requisiti tecnico professionali necessari, come si evidenzia nella delibera dell’Usl.

I tempi sono stretti, si ribadisce sempre nella delibera della dirigenza, “stante la situazione avanzata di degrado dell’attuale sede”. Di trasferimento di Serd e di Ctrp (Comunità terapeutica protetta) si è cominciato a parlare a inizio 2016 quando, a seguito di valutazione tecnica aziendale sullo stato attuale del complesso, si era evidenziato un “accentuato stato di obsolescenza caratterizzato da un generale degrado con carenze strutturali, igienico sanitarie, barriere architettoniche, stato delle superfici murarie e pavimenti, vetustà degli infissi interni ed esterni, vetustà ed inaffidabilità degli impianti”.

Metter mano a un edificio vincolato solo per garantire condizioni essenziali di sicurezza e comfort agli utenti, avrebbe comportato una spesa superiore ai due milioni di euro. Troppo, per non pensare ad altre soluzioni, come appunto quella della dislocazione dei servizi in edifici sottoutilizzati, come l’ex casa di cura e l’ex casa delle suore ribattezzata in palazzina Fusaro. Ma mentre il trasferimento della Comunità residenziale protetta al piano rialzato di palazzina Fusaro resta congelato per mancanza di fondi, per il Serd i soldi ci sono e saranno presto spesi in una sede nuova, accessibile e rifondata secondo i criteri del risparmio energetico.

Dagli ultimi dati rilasciati dal responsabile del dipartimento provinciale delle Dipendenze, Alfio De Sandre, nel Feltrino resta l’eroina la sostanza più comunemente cercata dagli assuntori, e le cosiddette droghe leggere, considerate di iniziazione. C’è però un utilizzo o un policonsumo di altre droghe, più sommerso o comunque non ancora documentato rispetto ai casi finora in carico al Serd, evidenziava lo psichiatra.

Il trend fino al 2018 compreso per le tossicodipendenze è in continuo, sensibile aumento: «Nel 2015 i casi documentati (cioè di persone che si sono rivolte al Serd) erano 163, salite a 186 nel 2016 e arrivate a 205 nel 2017. Nel corso del 2018, il numero di casi è stato di 211 pazienti di cui 160 maschi e 51 femmine con quindici minori» . —

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