Lavori al Brustolon: non servono i container per ospitare gli studenti

Belluno. Niente container per gli studenti del Brustolon. I lavori di adeguamento sismico dell’istituto che si trova a Mussoi e della palestra potranno svolgersi durante l’anno scolastico, senza che ciò causi interferenze con le lezioni e le attività in aula e nei laboratori.

L’intervento inizierà la prossima estate. Martedì il presidente della Provincia ha firmato l’atto con il quale è stato approvato il progetto definitivo, redatto dagli uffici di Palazzo Piloni che da tempo ha avviato un piano per la sistemazione delle scuole superiori del Bellunese.

Un piano milionario, che prevede interventi sulla sismica ma non solo (si pensi al Della Lucia di Vellai, dove c’è in ballo il rifacimento della palestra e dell’azienda agraria). Al Brustolon quello che serve è un adeguamento sismico, finalizzato ad incrementare la sicurezza, il valore e la qualità dell’immobile.

A maggio dell’anno scorso era stato approvato in linea tecnica il progetto di fattibilità tecnico-economica dei lavori, al fine di trasmettere la domanda di finanziamento alla Regione. I fondi per questo intervento arrivano da Roma, ma è la Regione a gestirli.

La Provincia di Belluno si è vista finanziare interamente il costo dei lavori, che ammonta a 2.478.000 euro.

Quest’estate gli uffici di Palazzo Piloni hanno completato il progetto definitivo, che è stato approvato martedì dal presidente.

I lavori, come detto, inizieranno a giugno del prossimo anno, una volta terminate le lezioni scolastiche. Dureranno anche per tutto il prossimo anno scolastico.

Inizialmente si era valutata l’ipotesi di spostare gli studenti in alcune aule prefabbricate, ma non sarà necessario: i ragazzi dell’Iti che erano stati trasferiti al Brustolon, perché la loro scuola era oggetto di lavori, sono tornati al Segato; quelli del Renier rimarranno nei container installati nel piazzale davanti all’istituto Calvi (il contratto di noleggio è stato prorogato per altri due anni) e dunque al Brustolon ci sono gli studenti che frequentano quella scuola.

E che non avranno problemi a continuare le lezioni anche con gli operai al lavoro per l’intervento di adeguamento sismico nell’istituto e nella palestra del plesso. C’è spazio per tutti, insomma. —

Alessia Forzin

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