Lavoratori Luxottica dall’avvocato contro la rsu e i dirigenti

Tensione in fabbrica, il legale vuol far arrivare le lamentele al patron Del Vecchio. La rappresentanza sindacale sospende lo sciopero: «Risultato ottenuto»



Tensione che si taglia con il coltello allo stabilimento Luxottica Sedico 2, con una raccolta di firme tra i lavoratori contro la rsu e alcuni responsabili aziendali e con la rsu stessa che prima annuncia e poi sospende, dopo un incontro con la direzione, le due ore di sciopero di oggi. Sciopero che doveva svolgersi durante la giornata di flessibilità, che però è stata cancellata.

La raccolta di firme è stata fatta nei giorni scorsi in calce ad un documento messo a punto dall’avvocato veronese Maria Cristina Sandrin, battagliera titolare di uno studio legale e di consulenza di impresa, che ha messo nero su bianco una serie di lamentele dei lavoratori su quello che non funziona nello stabilimento produttivo di Sedico.

«I lavoratori si sono rivolti a me», spiega la legale, «perché lamentavano una serie di problemi, li ho ascoltati e ho realizzato il documento».

Dito puntato su alcune figure dirigenziali e sulla rsu, dunque, per spiegare le cose che secondo i promotori della petizione rendono teso il clima all’interno dello stabilimento.

Attorno a quel documento è iniziata una raccolta di firme tra i lavoratori, che ha portato a mettere assieme una trentina di sottoscrizioni. Obiettivo: far arrivare la petizione nelle mani di Leonardo De Vecchio, perché il presidente sappia personalmente cosa succede a Sedico 2.

La raccolta di firme doveva proseguire fino alla fine del mese, ma la convocazione dello sciopero per oggi da parte della rsu ha scompigliato le carte.

Perché la motivazione con cui la rsu ha indetto l’astensione dal lavoro di due ore per ogni turno – “la situazione in stabilimento non è delle migliori, soprattutto se parliamo di clima e di organizzazione del lavoro” – è stata vista dai promotori della petizione come una mossa per confondere le acque denunciando problemi analoghi a quelli contestati dai firmatari nel dettagliato documento di accusa.

Ieri mattina, così, tra i lavoratori di Sedico girava un messaggio Whatsapp che puntava il dito contro la rsu e contro «uno sciopero farsa che non porta da nessuna parte». Invitando a non partecipare all’astensione dal lavoro e a confidare invece nell’iniziativa seguita dalla legale di recapitare direttamente la petizione al patron di Luxottica, «il nostro caro amato e rispettato presidente Leonardo Del Vecchio».

Poi, sempre ieri, un altro colpo di scena: un nuovo documento firmato dalla rsu che annunciava la cancellazione della giornata di flessibilità e la sospensione dello sciopero, dopo un incontro avuto in mattinata a Sedico con il direttore delle fabbriche italiane, Schinetti, rivendicato come un risultato raggiunto: quello di «portare all’attenzione dei vertici dell’azienda la situazione specifica dello stabilimento di Sedico».

Nel documento della rsu si annuncia dunque che l’alto dirigente «si è impegnato personalmente ad intraprendere un percorso che inizierà già lunedì, finalizzato ad individuare e risolvere le problematiche, coinvolgendo ogni singolo reparto e i lavoratori stessi». Una svolta sulla quale, annuncia la rsu, saranno convocate quanto prima le assemblee.

Un annuncio che a questo punto ha accelerato l’iniziativa lpatrocinata dalla legale veronese: ieri in giornata l’avvocato Sandrin, con in mano il dettagliato documento denso di contestazioni accompagnato dalle firme dei lavoratori, ha preso contatto con l’ufficio legale di Luxottica. —



Argomenti:luxottica

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi