L’asfalto in cortile costa il processo

Il fresato non trattato è un rifiuto non pericoloso e va smaltito in modo diverso

FELTRE. La ghiaia nel piazzale? Può diventare smaltimento non autorizzato di rifiuti. Succede se è fresato di asfalto non trattato e, quindi, più economico rispetto a quello che invece subisce il trattamento necessario. Guido Maset è a processo per questo reato a carattere ambientale e il procedimento è collegato a quello parallelo di Marco Perer, che invece deve rispondere di trasporto non autorizzato di quello stesso materiale. Perer era stato fermato dalla polizia stradale per un controllo e non aveva a bordo la necessaria autorizzazione per i rifiuti, in questo caso non pericolosi.

Ma quel fresato, il risultato di una strada che sta aspettando una nuova asfaltatura, è finito nel piazzale di Maset, che secondo l’accusa non l’ha utilizzato nella maniera dovuta. L’ha sistemato nel proprio cortile, dove in seguito è passata la Forestale e ha rilevato questa infrazione, che si è velocemente trasformata in un procedimento penale. Il processo si è svolto ieri mattina con il giudice Coppari e il pubblico ministero Tricoli.

Quest’ultimo ha anche cambiato il campo d’imputazione, che riguarda l’assistito dell’avvocato Fent, prima di procedere. Nell’udienza, sono stati ascoltati i primi testimoni, che hanno cominciato a chiarire una vicenda obiettivamente curiosa, che riguarda un reato conosciuto più che altro dagli addetti ai lavori, ma non notissimo. Inevitabile il rinvio ai prossimi mesi per il completamento della fase istruttoria, che porterà alla discussione e all’emissione della sentenza di primo grado. (g.s.)

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