Larese è il nuovo presidente del Castello
Rinnovato il consiglio dopo l’addio anticipato di Gazzi che rimarrà come collaboratore esterno

FELTRE. Cambio al vertice del quartiere Castello, che ha rinnovato il consiglio dopo la decisione di Marco Gazzi di chiudere il mandato con un anno d’anticipo e ha eletto un nuovo presidente, Francesco Larese.
Sarà dunque lui a guidare la contrada del Leone rampante per il prossimo biennio, affiancato da Roberto Antole come vice e da Matteo Cazzador nel ruolo di Capitano, che fa da trait d’union tra la squadra degli ultimi tre anni e quella appena insediata insieme a Luigi Cesa, Graziano Modolo e Paolo Urban, che continuerà ad occuparsi della cucina.
Le new entry nel consiglio direttivo del Castello sono Elisa Salvadori e Gabriele Da Rin, mentre dal passato glorioso del quartiere torna in campo Stefano Piaser.
Gli altri consiglieri della contrada del leone sono Mario Bee, Antonella Benedettelli, Maria Stella Candaten, Federica Cesa, Caterina Manzoni, Thomas Meneguz, Matteo Scopel, Nicola Tonet e Federica Zambon.
L’ex presidente Gazzi esce dal consiglio, ma continuerà a collaborare da esterno e pianificherà la strategia delle gare di concerto con il Capitano e il presidente.
Per Francesco Larese la nomina a presidente del Castello «è una gioia e un’emozione forte nonostante una vita trascorsa all’interno del quartiere».
Dal 1991 a oggi sono 26 anni di impegno nel quartiere, prima come portabandiera, poi tamburino, portainsegna, Capitano e responsabile del servizio stalla. «Questa non è la conclusione di un percorso, ma l’inizio di un grosso lavoro. Sono diventato presidente del quartiere più vittorioso e ci teniamo a dare lustro alla nostra storia. Detto questo, la prossima sarà un’edizione del Palio particolare perché veniamo da un anno in cui non hanno corso i cavalli, ma confido e ho fiducia nelle parole degli amministratori sul fatto che verranno fatti tutti gli interventi necessari sulla pista per garantire lo svolgimento della gara», dice Francesco Larese.
Il neo presidente sta gettando le basi per aprire un nuovo ciclo nel quartiere, in linea di continuità: «Vogliamo far fruttare il lavoro messo in piedi dalla precedente gestione, a cominciare dall’impegno della sede che vorremmo rendere operativa al più presto».
Prendere in mano le redini della contrada «vuol dire vivere il Palio in maniera ancora diversa», prosegue il neo presidente del Castello.
«Da tamburino, che è quello che scandisce il ritmo della festa, è emozionale. L’ho vissuto con fierezza da portainsegna, con un ruolo di responsabilità da Capitano e adesso significa parlare con tutti, ascoltare, raccogliere consigli e pianificare insieme».
Raffaele Scottini
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