L’allarme di Manuel: «I giovani scappano Quassù non vedono nessun tipo di futuro»

L’INTERVISTA
Tanti progetti avviati in soli otto mesi di lavoro. Manuel Casanova Consier, sindaco di San Pietro dal maggio 2019, sta lavorando duramente assieme alla squadra per mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.
«Poche, a dire il vero», dichiara subito il primo cittadino, «del resto eravamo ben consapevoli di non avere molte risorse a disposizione e abbiamo stilato dunque un programma elettorale fattibile. Solo alcune proposte, ma molto importanti. Ecco allora che in questo primo periodo di amministrazione stiamo portando avanti già diversi progetti per migliorare il nostro territorio».
San Pietro è un Comune che con le varie frazioni raggiunge circa i 1600 abitanti. Un buon numero se comunque pensiamo agli altri piccoli della Provincia. Anche qui però sussiste il problema dello spopolamento.
«Guardando ai dati due anni fa eravamo in controtendenza e facevamo registrare un segno più, ma è stato solo un caso purtroppo. Gli anziani anche nel nostro Comune sono in aumento. Il fatto più preoccupante, però, è che molti giovani scappano perché qui vedono poche prospettive di studio, lavorative e più in generale per la loro carriera».
Cosa bisognerebbe fare dunque?
«Sarebbe bello avere più risorse per questo problema. Bisogna far capire ai giovani che nel nostro territorio possono investire su turismo ed agricoltura, due pilastri secondo me del futuro di questa zona».
A proposito di futuro, tra poco sono in programma grandi appuntamenti a Cortina. Può essere un trampolino di lancio anche per San Pietro?
« Lo spero. Un ritorno economico può sicuramente esserci anche per la nostra valle. Visto che Cortina e dintorni si riempiranno subito, la gente verrà anche qui da noi, i prezzi sono molto più abbordabili e accessibili a tutti».
Il turismo è un punto forte del vostro programma...
«Stiamo cercando di valorizzare al meglio la Val Visdende e di creare delle strutture sportive all’altezza. Se ne parla già da anni ma purtroppo mancano i fondi. Non siamo un Comune di confine dunque non abbiamo i vantaggi che possono avere i nostri vicini. Lo sport può però essere una buona arma per richiamare qui i turisti».
Il Comelico è poi alle prese da anni con il problema della viabilità...
«I punti critici sono la galleria del Comelico e quella di Coltrondo dove sono già stati programmati degli interventi. Più che chiedere nuove infrastrutture spero nel potenziamento e nella cura di quelle già esistenti».
Al nodo viabilità si aggiunge anche quello della sanità.
«Poco tempo fa in Auronzo ci hanno fatto delle grandi promesse, siamo stati piacevolmente sorpresi ma ora bisogna passare ai fatti. Speriamo si mantenga la parola».
Un mese fa ci sono state le elezioni provinciali, qual è il suo commento sui risultati?
«Forse vado un po’ controcorrente ma credo che la politicizzazione di queste elezioni alla fine sia stata un bene. Penso che avere due fazioni opposte, possa portare ad un sano confronto sui temi delicati che si andranno ad affrontare nei prossimi anni. Devo dire poi che senza dubbio è ora di tornare ad una Provincia elettiva». —
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