La vecchia stalla diventa un agriturismo

Lentiai, con i fondi europei e con l’aiuto di Coldiretti e Avepa è nata “La casa nei boschi”

LENTIAI. Un lavoro iniziato circa tre anni fa. Ci sono voluti tanto impegno, passione e “olio di gomito”, ma il sogno di Max Vantaggi ed Elvia Caregnato è diventato realtà. Ed è nata così “La casa nei boschi”, agriturismo situato a Lentiai, poco lontano dal centro, nella località che si chiama, appunto, Boschi. Prima dell’agriturismo, Vantaggi e Caregnato, entrambi con lunghe esperienze nel campo della ristorazione, hanno creato l’azienda agricola, un paio di anni fa. La cucina è stata invece inaugurata a dicembre del 2015.

«Tutto è cominciato quando abbiamo deciso di ristrutturare, acquistandola da un contadino del posto, una vecchia stalla», spiegano. «Il lavoro è stato duro, anche nell’area circostante. E il recupero davvero importante. Nulla è stato semplice, specie in un periodo di crisi, e la forza d’animo, unita alla grande volontà di realizzare questo progetto, ci hanno permesso di raggiungere l’obiettivo. Fondamentale l’aiuto economico ottenuto grazie a fondi europei, così come l’appoggio e la consulenza di Coldiretti e Avepa».

Vantaggi e la Caregnato si sono dedicati a questo progetto perché volevano un cambio profondo nello stile di vita. E così è stato: “La casa nei boschi” è immersa in un contesto paesaggistico e naturale invidiabile. Dall’agriturismo, nei giorni di cielo terso, si possono vedere tutta la Valbelluna, l’Alpago e le Vette feltrine.

Intorno allo stabile restaurato ci sono oltre 7 ettari di terreno, dove sono coltivati fagioli di Lamon e gialet, patate, mele, more, lamponi, ciliegie, mirtilli e altro ancora.

«La cucina è casalinga e utilizza ciò che è di nostra produzione», precisa la Caregnato. «La nostra è la cucina “di una volta”. Il menù è a base di antipasti e taglieri di salumi prodotti da noi (alleviamo maiali allo stato brado) e ortaggi; primi con mix di pasta fatta in casa, verdure e fagioli; secondi con porchetta e contorni misti. Oltre a dolci della casa e marmellate preparate da noi. Tra cui quella di fagiolo».

Da qualche settimana sono arrivati due asini, Susanna e Nerone, e l’intento è allargare la “famiglia” con animali da cortile. Ma i due titolari sono anche al lavoro per realizzare una hall (quasi pronta) e tre camere doppie con bagno. Sulla grande terrazza c’è l’idea di mettere dei lettini per creare una zona “solarium”. Nei piani anche una fattoria didattica.

«Abbiamo 20 coperti», dicono, «siamo sempre aperti nei week end e, su prenotazione, durante la settimana (“La casa nei boschi” ha una pagina facebook dedicata, ndr). L’azienda agricola, per chi volesse visitarla, è sempre disponibile, ovviamente seguendo i cicli della produzione».

«Ci sembra impossibile essere riusciti a realizzare tutto questo», aggiungono. «Il valore aggiunto è rappresentato da un luogo di pace assoluta. Siamo felici anche perché siamo stati ben accolti dal vicinato: la gente viene a salutarci e i più anziani ci raccontano le storie del paese che, prima di essere invaso dal bosco, era densamente abitato».

Martina Reolon

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