La Tenuta Centore dalla vinificazione al borgo turistico

BELLUNO. La viticoltura come possibilità di dare nuovo impulso economico alla Valbelluna, creando un’alternativa all’industria in crisi. E permettendo un nuovo utilizzo del territorio. O meglio di terreni senza precisa destinazione.
È il progetto di sviluppo che ha in mente l’imprenditore bellunese Agostino Zadra, proprietario dei terreni dell’antico borgo bellunese di “Tenuta Centore”, a Limana. Quella di Zadra è l’azienda pilota in provincia nell’ambito della produzione vinicola.
Tutto è nato circa quattro anni fa, quando Zadra decise di firmare un accordo con l’azienda trevigiana di Vidor “Le Rive”. Un accordo che prevede l’affitto per 20 anni di 15 ettari di terreno. Ma l’aspetto più importante è lo scopo per cui è stata siglata questa collaborazione: produrre il Prosecco bellunese Doc. Un sogno diventato realtà, visto che a ottobre scorso è iniziata la prima vendemmia, dopo due anni di incubazione. E questa sera si potranno assaggiare i primi sorsi di questo prosecco tutto bellunese.
A Cortina d’Ampezzo, alle 18 nell’enoteca “Gerri”, nel corso della presentazione ufficiale del "Tenuta Centore" Prosecco doc, saranno stappate infatti le prime delle 120 mila bottiglie frutto della produzione “Made in Belluno”.
«Un risultato importantissimo», sottolinea Zadra, nella tenuta di Limana con la titolare Luisa Francesca Bellussi. «Da questo progetto è uscito un prodotto buono, di cui siamo molto soddisfatti. E visto che le potenzialità di un vigneto di norma si vedono dopo alcuni anni, il fatto di essere partiti bene ci fa sperare in positivo anche per il futuro».
E spingendosi oltre - visto che il vigneto è stato un successo, «più del previsto», come commenta l’imprenditore bellunese - l’idea sarebbe di puntare a uno sviluppo del borgo di Limana. «Stiamo valutando la possibilità di creare all’interno di “Tenuta Centore” un centro di vinificazione, in modo che le aziende possano venire a produrre qui il vino».
La concretizzazione di questa idea innovativa per il territorio bellunese dipende però anche dalla disponibilità del territorio stesso. «Da quando è iniziata la vendemmia lo scorso anno sono tante le persone arrivate qui nel borgo manifestando interesse», sottolinea Zadra. «Da Feltre a Belluno: tanta gente che chiede informazioni e poi si rivolge anche ad agronomi. Si tratta di proprietari terreni più o meno piccoli o grandi, anche chi ha 7-8 ettari di terra e non sa cosa farne».
«Piantare e mettere in piedi un vigneto non è difficile», fa presente Zadra. «Inoltre la nostra vallata ha enormi possibilità. Chi fosse interessato potrebbe avere da questa attività lavoro e rendita economica. Aspetti di non poco tempo in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando». Il borgo di “Tenuta Centore” è ampio, tra ex stalle, fienili, una centrale villa veneta. «A parte alcune case che abbiamo ristrutturato all’avvio del progetto di viticoltura, per il resto siamo fermi. Aspettiamo di vedere se qualcun altro si convincerà a investire nella coltivazione dei vigneti. In base alla risposta decideremo come sviluppare il borgo, come declinare anche l’impronta turistica». Insomma, il messaggio di Zadra è preciso: i terreni bellunesi hanno grandi potenzialità, il vino prodotto grazie al progetto pilota è buono, quindi vale la pena investire nel settore. «L’economia industriale è in difficoltà e questa potrebbe essere un’opzione alternativa, anche di riqualifica dell’agricoltura».
Martina Reolon
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