La storia del “Falco di Feltre” asso austroungarico del cielo abbattuto il 31 luglio 1918

la ricorrenza
Nell’ambito delle tante manifestazioni e cerimonie legate al centenario della Grande Guerra merita una doverosa menzione la ricorrenza del 31 luglio. Quel giorno del 1918, moriva il più importante pilota della Imperial Regia aviazione Austroungarica, Frank Linke-Crawford, ricordato nella storiografia internazionale come il “Falco di Feltre. Un soprannome che gli venne assegnato dopo che a metà del mese di marzo del 1918, dopo una serie di incursioni nel territorio italiano, il suo reparto viene trasferito al campo di aviazione di Feltre, il più strategico sul fronte italiano per l’aviazione austroungarica con a disposizione i più moderni caccia di allora: Aviatik, Lohner e i Phoniex.
Franck Linke-Crawford aveva dipinto sulla fusoliera due falchi con le ali spiegate e per questo venne ribattezzato “il Falco di Feltre”. Ma fra gli aviatori amici e nemici era conosciuto come “Testa rossa” per il colore del casco che abitualmente indossava. L’11 maggio 1918 durante un duello aereo sui cieli di Tomo, colpisce un Sopwith Camel 5 obbligandolo a un atterraggio di fortuna all’aeroporto di Feltre. Linke-Crawford soggiornava abitualmente nel palazzo del conte Bortolo Bellati in via Mezzaterra o presso la “Weiss Ville”, così ribattezzata dall’aviazione austroungarica la Villa Romana, che si trovava a distanza di sicurezza a nord dell’aeroporto.
I piloti da caccia mobilitati, di turno per interventi di protezione aerea, soggiornavano però alla “Casona”, ampio edifico allora rurale e oggi albergo ristorante. Di fatto si trovava come unico edificio all’interno dell’aeroporto e al tempo della prima guerra mondiale era l’abitazione di famiglia di Giosuè Gris, nonno di Mario Gris, ancora oggi impegnato nel tenere viva la memoria della famiglia Asburgo con la sua attività all’interno del Centro studi beato Carlo I. Fu proprio suo nonno Giosuè, al tempo procuratore e amministratore della famiglia Bellati a organizzare i soggiorni a Feltre dell’imperatore Carlo I d’Austria nella casa padronale Bellati a Umin il 25 e 26 novembre 1917.
Quanto a Frank Linke-Crawford, fece il suo ultimo volo il 31 luglio 1918: «Quel lunedì», racconta Mario Gris, che ha potuto consultare la sua collezione di documenti ufficiali, «Crawford stava inseguendo a tremila metri di quota una squadra di Sopwith inglesi sui colli di Valdobbiadene quando il suo aereo compì un giro della morte causato probabilmente dalla rottura di un elemento della struttura portante alare con conseguente discesa senza controllo e l’impatto violento al suolo nei pressi di Guia. Così il “Falco di Feltre”, vincitore in 32 combattimenti accertati, chiudeva per sempre le sue ali a soli 24 anni». —
R.C.
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