La Spes Arena al Comune per risarcire Sportivamente

Sarà risolto bonariamente il contratto con la Spes Conegliano mentre Palazzo Rosso girerà 150 mila euro alla sua società partecipata
Di Alessia Forzin
Belluno, 28 Maggio 2010. Le premiazioni dei partecipanti al progetto 'lettura pensata' organizato dall'ufficio scolastico di Belluno
Belluno, 28 Maggio 2010. Le premiazioni dei partecipanti al progetto 'lettura pensata' organizato dall'ufficio scolastico di Belluno

BELLUNO. Comincia il piano di risanamento di Sportivamente Belluno. La società, interamente partecipata dal Comune, si trova in liquidazione da un anno e mezzo per colpa anche di un vecchio prestito fatto alla Nis, che le aveva eroso il capitale sociale. Ora è stata trovata una soluzione per iniziare a ripianare il debito, che è di circa 600 mila euro.

Ci è voluto quasi un anno di lavoro, da parte del team composto da sindaco, vicesindaco, assessore Tomasi e dall'amministratore unico di Sportivamente Belluno, Nicola De Castello. Il risanamento si avvierà grazie alla risoluzione del contratto che lega il Comune alla Spes Conegliano. Quest'ultima aveva pagato parte della ristrutturazione della Spes Arena (nata nel contenitore che un tempo ospitava il palaghiaccio), finanziando il costo della pavimentazione e del riscaldamento a pavimento e ottenendo dal Comune, fra varie cose, la possibilità di usare parte dell'impianto in esclusiva.

La convenzione che regolava i rapporti tra i due soggetti prevedeva che Spes Conegliano pagasse le spese di gestione (luce, riscaldamento), «ma queste spese non sono mai state conteggiate dal Comune», spiega il sindaco, Jacopo Massaro. Il quadro della situazione, dunque, è: «Spes Conegliano è debitrice nei confronti di Sportivamente. Ma è anche creditrice nei confronti del Comune, perché i lavori fatti hanno portato un plus valore all'impianto. Fatti tutti i conteggi, la compensazione si concluderà con la risoluzione bonaria del contratto», continua il sindaco. «Spes Conegliano non dovrà più un euro a Sportivamente. Il Comune non pagherà il suo debito a Spes Conegliano, ma trasferirà 150 mila euro (oltre ad Iva) a Sportivamente Belluno».

La cifra complessiva è contenuta nella manovra di assestamento al bilancio che andrà in consiglio venerdì e ieri sera se n'è parlato in maggioranza. Non si tratta, precisa il sindaco, di un contributo che il Comune darà alla sua società, perché «non è possibile ripianare il debito di una partecipata». È invece un modo per “risarcire” Sportivamente, che è stata messa in mezzo in un'operazione tra gli altri due soggetti e, alla fine, ci ha solo rimesso. «Il debito di SB non è dovuto a un deficit strutturale della società, che funziona, ma all'operazione causata dal Comune alcuni anni fa (il prestito fatto alla Nis). Non stiamo ripianando un debito, ma sistemando un errore fatto dal Comune stesso anni fa».

Una volta risolta la convenzione con Spes Conegliano, «Il Comune diventerà proprietario di tutta la Spes Arena, e Sportivamente la gestirà potendo affittare tutti gli spazi, non solo una parte», aggiunge Massaro.

Sportivamente Belluno, «nell'ambito della sua gestione dell'impianto garantirà una priorità, nell'attribuzione di quegli spazi, a Spes Conegliano, che dovrà regolarmente pagare le tariffe approvate dal Comune e potrà cedere questo diritto ad altra società bellunese dotata di settore giovanile», aggiunge De Castello.

È il primo passo di un piano che porterà a risanare il debito della società. In futuro ce ne saranno altri e un ruolo importante lo giocheranno gli interventi per il risparmio energetico che consentiranno di abbassare le bollette (che paga Sportivamente). Uno è già in corso: «Abbiamo avviato i lavori per l'impianto di filtraggio dell'acqua, mentre quelli sull'impianto di trattamento dell'aria cominceranno nei primi mesi del 2015», spiega l'assessore Luca Salti.«Questi due interventi permetteranno anche di migliorare la qualità dell'aria in piscina».

Il costo dei lavori se lo accolla Palazzo rosso, ma Sportivamente è una società interamente partecipata dal Comune e gli interventi di natura straordinaria spettano al proprietario degli immobili. Il Comune, appunto. I benefici andranno a Sportivamente, ma «siamo parte della stessa famiglia», riassume Salti. Non si esclude che in futuro si facciano altri interventi sul risparmio energetico.

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